REFERENDUM COSTITUZIONALE: CATTOLICO NON FARTI STRUMENTALIZZARE

Come noto , il nostro Comitato è totalmente indipendente dai partiti ed ha il solo fine di abrogare la legge 194 per via referendaria .

Di qui la mia presa di posizione a favore di una riforma costituzionale che potenzia oggettivamente e notevolmente l’istituto referendario, come precisavo ad esempio in tempi non sospetti (si senta al minuto 11 la registrazione sul link allegato di seguito al presente intervento) nel mio discorso di Milano dell’11-4-2015.

Una posizione opposta rispetto a quella adottata dalle organizzazioni pro family e pro life italiane e dalla quasi totalità dei siti cattolici (che si sono schierati decisamente per il NO) ed in ordine alla quale potrebbero essere configurabili in astratto due tipi di controindicazioni.

1 ) Il primo tipo riguarda tematiche di ingegneria costituzionale , che tanto mi appassionano per la mia formazione giuridica ma , anzitutto , sulle quali davvero non me la sento di impegnare il consenso di persone che hanno aderito al mio comitato per combattere la legalizzazione dell’aborto volontario e non per prendere posizione sul bicameralismo perfetto o sul bilanciamento dei poteri tra governo e parlamento .

Nel merito, poi, l’accusa principe secondo cui si vorrebbe con la riforma instaurare un regime a favore dell’attuale premier è a dir poco contraddittoria, azzardata e incoerente.

a ) Contraddittoria poiché storicamente i termini “regime” e “partitocrazia” nel nostro paese sono stati significativamente utilizzati in accezione negativa con maggior frequenza da Marco Pannella , vale a dire dal più grande fruitore dell’istituto del referendum , potenziato e non mortificato come detto con la riforma .

b ) Azzardata in quanto dal 1994 ad oggi non vi è un solo governo che sia stato confermato dalle urne nelle elezioni politiche ( ricordo le vittorie di Berlusconi nel 1994 , di Prodi nel 1996 , ancora di Berlusconi nel 2001 , ancora di Prodi nel 2006, di nuovo di Berlusconi nel 2008 , infine di Bersani nel 2013 ) .

c ) Incoerente giacché se per regime nella sua versione più radicale si intende un sistema nel quale vengono imprigionati (se non uccisi) giornalisti non compiacenti e oppositori politici, il paese europeo non mussulmano nel quale di fatto ciò avviene con drammatica frequenza è governato dall’idolo di quei siti e di quei movimenti , che lo additano come ( assai improbabile ) paladino dei valori cattolici e cristiani , nonostante quella oppressione e quella pressione vengano pagate anche dai cattolici che vivono in quel paese ed ai confini con esso, in una nazione che attualmente dovrebbe essere il punto di riferimento di ogni cattolico degno di questo nome.

In pratica, la democrazia sarebbe un valore fondamentale solo se ci riguarda direttamente, che gli altri vengano pure oppressi e viva il loro oppressore.

2 ) La seconda possibile controindicazione sarebbe di carattere strettamente politico e si tradurrebbe nella necessità di provocare la caduta di un governo dipinto come il più laicista possibile nell’attuale quadro politico .

Anche volendo prescindere dal fatto che il nostro comitato , in quanto referendario , è apartitico e non può quindi far da stampella di nessuna formazione sacrificando il proprio obiettivo per strategie politiche e dopo aver al riguardo premesso che ben difficilmente la caduta dell’attuale esecutivo discenderà da un voto su un referendum costituzionale , tanto più che Renzi ha già dichiarato di non volersi in ogni caso dimettere dopo la consultazione, come avevo previsto nei miei post già 8 mesi fa , questa analisi di merito del nostro quadro politico è sicuramente erronea , se non addirittura sostenuta con consapevolezza per ragioni strettamente politiche che nulla hanno a che vedere con la tutela dei valori cattolici.

a ) E’ erronea in quanto questo governo, assai tristemente e paradossalmente, è appoggiato dall’80% dei parlamentari sedicenti cattolici in carica e poiché le alternative più plausibili ad esso sono tutt’altro che tranquillizzanti .

Nelle recenti elezioni amministrative, nelle città dove ha perso Renzi (Roma e Torino) hanno prevalso i 5 Stelle , ancora in testa in tutti i sondaggi :

http://www.polisblog.it/post/381312/sondaggi-politici-4-novembre-2016-il-m5s-torna-primo-partito

5 Stelle che sono davvero dei campioni di tutela e rispetto dei valori cattolici.

Le cronache parlamentari ci ricordano che i parlamentari grillini non hanno votato il Ddl Cirinnà solo perché ritenuto troppo moderato a seguito dello stralcio dell’art. 5 sulla “step child adoption“, stralcio frutto di un accordo tra i governativi, e hanno sostenuto con vigore ( e platealmente , ricordiamo il bacio omossessuale dei loro deputati in aula ) il Ddl Scalfarotto, poi non divenuto legge esclusivamente per contrasti interni alla maggioranza .

Non solo , ma i pentastellati sono contrari all’insegnamento dell’ora di religione nelle scuole e favorevoli all’eutanasia .

Ma se ciò non fosse sufficiente ad aprire gli occhi del nostro mondo su quanto sia incoraggiante l’alternativa all’attuale governo laicista, comunico a chi non lo sapesse che alcuni parlamentari grillini hanno proposto l’estensione dell’istituto matrimoniale agli animali , affinché gli esseri umani si possano sposare con essi :

http://www.strettoweb.com/2014/05/lincredibile-proposta-grillino-carlo-sibilia-matrimoni-gruppo-specie-diverse/139233/

Questo è il nuovo che avanza.

b ) La suddetta analisi di merito del nostro quadro parlamentare non si sottrae a censure circa i giochi politici sottesi che la ispirano.

I pro family non sono certo indipendenti come noi dai partiti , in parte ne hanno costituito uno ( legittimamente ) , in parte , dopo aver sollevato pregiudiziali ideologiche contro la presenza di appartenenti a determinate forze politiche alle loro manifestazioni , nonostante esse fossero sulle stesse posizioni nel merito , mentre si impegnano in dichiarata difesa dei valori cattolici per provocare la caduta dell’esecutivo in carica invitando per l’appunto a votare NO al referendum costituzionale , partecipano ufficialmente alle convention, come quella convocata da Parisi a Milano il 17 e 18 settembre , di uno schieramento ugualmente laicista , che non pone né al primo né all’ultimo posto la difesa dei valori cattolici.

Sappiamo bene cosa è avvenuto nel fronte pro life quando i vertici di queste organizzazioni sono entrate in politica cooptate da singoli partiti in termini di ammorbidimento delle loro posizioni e di rinuncia a qualsiasi rivendicazione abrogativa della 194.

3 ) In conclusione , invito i miei iscritti ed i cattolici a non rinunciare al potenziamento che discenderebbe dall’entrata in vigore della riforma costituzionale dell’unico istituto , quello referendario , che ci consente di bypassare il cronico laicismo di tutte le forze parlamentari italiane , nessuna esclusa , a seguito del quale la 194 è intatta da quasi 40 anni .

Non è votando NO in un referendum costituzionale che si abrogano le leggi laiciste , ma organizzando un referendum abrogativo specifico di quelle leggi e votando SI a quel referendum abrogativo .

Cattolico non lasciarti condizionare dagli interessi di chi parla a nome tuo, scegli tenendo presente che ogni comunità non rappresentata in parlamento come la nostra può salvaguardare le proprie posizioni ed abrogare le leggi che si contrappongano ad esse solo attraverso gli istituti di democrazia diretta, dei quali il referendum è quello principe : il 4-12-2016 vota SI per accrescere il tuo potere legislativo.

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale Comitato NO194 e omonima associazione( no194.org )

https://www.youtube.com/watch?v=uRl9LozTCO0

 

 

http://www.internazionale.it/notizie/2016/04/12/riforma-costituzionale-boschi-cosa-prevede

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