MARCIA PER LA VITA 2015 : IL GATTOPARDISMO PARLAMENTARE E LA MANCATA ADESIONE DEL COMITATO NO194

Vorrei ad un tempo creare un neologismo e darne una definizione .

Faccio riferimento al “ democristianismo “ , inteso come fenomeno avente una componente relativista-falso intransigente sui valori ed una componente lodevolmente pragmatista nello studio dell’ambito politico-normativo in cui quei valori possono essere fatti valere .

Siamo a inizio anno , ma già alcuni siti di area cattolica si stanno scatenando con la solita bolsa retorica sulla Marcia per la Vita , che si svolgerà nel maggio prossimo , condita di appassionato entusiasmo verso un evento che è destinato a non mutare assolutamente nulla in materia , come dimostrano oltre 40 anni di analoghe manifestazioni pro-life statunitensi ed europee , e che , non a caso , è totalmente ignorato da tutti i media nazionali , in quanto ritenuto insignificante .

A nulla vale , al contrario , la morbosa ansia di contarsi , per usare le parole di un cantore della manifestazione  , dei siti che la sponsorizzano in modo frenetico , che si traduce ogni anno nel dichiarato incremento di 10 000 unità dei partecipanti , che , in realtà , si attestano in totale proprio attorno a quest’ultima cifra .

Seguendo questo scontato computo , già oggi sappiamo che i partecipanti dichiarati quest’anno saranno 60 000 .

Non occorre , infatti , essere laureati in sociologia , con specializzazione nel studio della realtà italiana , per intuire che analoga ( per location e data di svolgimento ) manifestazione di segno contrario ( in difesa della 194 ) raccoglierebbe almeno un milione di persone, vista la capacità di mobilitazione del blocco sinistre -sindacati –femministe -centri sociali e accessori .

A nulla , dunque , valgono le appassionanti diatribe su chi abbia il merito di aver creato una formula copiata dal resto del mondo occidentale , con scambi di insulti a cui abbiamo assistito nei mesi scorsi ( cfr http://www.riscossacristiana.it/una-lettera-di-roberto-de-mattei-utili-precisazioni-dopo-il-comunicato-su-facebook-di-francesco-agnoli/) , a dimostrazione , alla pari delle innumerevoli scissioni che hanno interessato realtà diverse dalla nostra , di come la litigiosità d’area non sia certo imputabile al comitato NO194 .

A nulla , infine , valgono le recenti dichiarazioni ufficiali della portavoce della Marcia , secondo cui “l’obiettivo che essa si propone è giungere all’abrogazione della legge 194” , poiché , come sottolinea la stessa , “Non è ragionevole pensare di cogliere risultati significativi a livello politico in così poco tempo, soprattutto in un clima generale di attacchi sistematici alla famiglia ed alla vita, che arrivano non solamente dagli organismi nazionali ma anche e soprattutto da quelli sovranazionali“(https://dub122.mail.live.com/?tid=cm4zH9sWqT5BGRcAAiZMHNFg2&fid=flinbox  ).

A parole il meglio del democristianismo ed il meglio dell’anti-democristianismo .

Invero , la reale finalità dell’evento è rivelata esplicitamente tra le righe delle parole di cui sopra , ed è quella di ottenere quei risultati nel “ lungo tempo “ ed a “ livello politico “ , vale a dire parlamentare , attraverso lo strumento che la politica può utilizzare per agire a livello legislativo .

Chi di voi pensa che il parlamento italiano , immobile da oltre trent’anni sulla 194 , un giorno la abrogherà ?

Se gli organizzatori della Marcia lo pensano per davvero commettono un palese , enorme errore di analisi , se non lo pensano si muovono in linea con quegli stessi ambienti parlamentari , che hanno tutto l’interesse ad imbrigliare iniziative , come la nostra , referendaria , che prescindono dal potere politico-partitico per restituire ai cittadini la parola su ciò che riguarda direttamente la Vita dei propri simili .

Non a caso gli artefici di questa manifestazione ( entrambi i protagonisti della diatriba sopra evocata) ed i loro siti hanno sistematicamente attaccato la nostra iniziativa (http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2049 , http://www.segnideitempi.org/la-battaglia-della-vita-linee-di-pensiero-e-di-azione/cultura-e-societa/la-battaglia-della-vita-linee-di-pensiero-e-di-azione/    ) e nella loro storia hanno collaborato e collaborano con forze politiche , organizzando anche di recente manifestazioni con formazioni governative a favore della famiglia .

Non a caso nella conferenza che annualmente viene organizzata a margine della Marcia sono chiamati a parlare esponenti abortisti o pro life moderati , che difendono la 194 in tutto o in parte , mentre gli abrogazionisti , dopo essersi occupati dell’organizzazione e del servizio d’ordine , vengono accuratamente nascosti sotto il tavolo ( si veda http://no194.org/?p=965 )  .

Non a caso , come ben sa chi come il sottoscritto è stato presente ( nelle prime tre edizioni ) all’evento per raccogliere adesioni al proprio comitato , nel contattare un elevato numero di partecipanti ci si sente rispondere da una parte di essi : “ La donna non dev’essere colpevolizzata , processata o condannata , occorre rimuovere le cause socio-economiche che portano all’aborto “ e tutto il campionario di luoghi comuni che caratterizza la retorica abortista e che può esprimersi solo in conseguenza della matrice ambigua della manifestazione .

Chi forse non comprende in lingua italiana la differenza tra antiabortista ( quindi , come da dizionario , abrogazionista ) e pro-life ( colui che auspica semplicemente che una gravidanza si concluda con una nascita e non con un aborto , senza discuterne la legalizzazione o sostenere le vie praticabili per rendere illegale l’aborto volontario ) , può fare una ricerca nel web sul dibattito presente in USA da tempo tra “abolizionisti“ e , per l’appunto “pro life “ .

Un dibattito ben più franco e meno ambiguo di quello presente nel nostro paese , paese del resto che ha dato i natali a Machiavelli .

Il confronto non è tra coloro che marciano per la Vita e quelli che marcerebbero per la morte , categoria , quest’ultima , nella quale si potrebbe riconoscere solo qualche decina di satanisti in tutto il paese , ma tra coloro che vogliono ottenere il riconoscimento del diritto alla nascita ( escluso il caso impraticabile del pericolo di Vita della madre che porti a termine la gravidanza , già risolto a favore di quest’ultima prima della entrata in vigore della 194 ex art. 54 c.p. ) e quelli che rivendicano il diritto di scelta della potenziale madre .

Queste formule furbette e demagogiche inebriano qualche mente confusa , accrescono i partecipanti e sono ben viste per la loro inconsistenza da certi ambienti di potere , non solo politico , in quanto tali da non turbare la pace sociale a danno dei più deboli , imbrigliando spinte realmente innovative e politicamente non corrette .

Inequivocabilmente ed emblematicamente i nostri cortei , a partire dal prossimo di sabato 11-4-15 , con partenza alle ore 15 da piazzale Cadorna a Milano e da piazza Vanvitelli a Caserta , e le nostre manifestazioni ( ben 16 annualmente ) sono denominati a favore “dell’abrogazione per via referendaria della legge 194“ .

Ciò premesso , è di tutta evidenza che il nostro comitato ( che conta oltre 20000 iscritti in tutto il paese , oltre un migliaio di attivisti che partecipano ai nostri eventi e quasi 3000 aderenti che si dichiarano pronti ad aiutarci nella raccolta ufficiale delle firme per il referendum)  , anche formalmente , non può aderire alla Marcia per la Vita e lo dico per prevenire valutazioni che ci attribuiscano quella ambiguità che noi imputiamo agli altri .

E’ , in particolare , evidente a chiunque che tale adesione è incompatibile con un evento i cui organizzatori :

-dichiarano che esso avrebbe come fine l’abrogazione della 194 , ma si oppongono all’unica iniziativa , la nostra , finalizzata da ora nel nostro paese a tale obiettivo ;

-sostengono , per giunta , attraverso esso la necessità-opportunità di rinviare “ sine die “ (verso un futuro che si ritiene ad oggi di impossibile realizzazione) questa azione (abrogatrice) , attribuendola poi in modo dichiarato ad un potere ( quello politico-parlamentare ) esterno al corpo elettorale e , quindi , ad un comitato referendario ( in costante crescita di risorse umane ed economiche ) già costituito per operare al più presto in tale direzione , alla luce delle  modifiche legislative in materia referendaria che renderanno l’abrogazione ben più agevole .

Non saremo noi gli utili idioti che contribuiranno a far crescere una manifestazione organizzata per addomesticare spinte che andrebbero parzialmente altrimenti ( se non distratte nell’illusorio intento di condizionare con una marcia in sé il potere parlamentare in senso abrogazionista ) nella nostra direzione, fatte salve le scelte individuali che ogni nostro aderente riterrà di fare a titolo strettamente personale .

L’appoggio alla Marcia ci sarà solo quando ( vale a dire mai ) gli organizzatori della stessa inviteranno i partecipanti ad aderire al nostro comitato , attraverso il sito www.no194.org , coerentemente con quello spirito critico verso la legge che esprimono da anni nelle loro pubblicazioni distribuite in vendita al pubblico .

Noi dobbiamo lavorare per i nostri obiettivi e non per quelli a noi contrari , per le nostre numerose manifestazioni ( elencate in dettaglio nel nostro sito sotto “ Corteo , 9 ore etc. “ ) e non per eventi che si contrappongono alla nostra azione .

 Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato NO194  e omonima associazione

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