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IL CORTEO DEL COMITATO NO194 DEL 11-4-15: DALLA BATTAGLIA FONDAMENTALE PER LA NOSTRA CIVILTA’ UN INVITO AI CATTOLICI A REAGIRE AL LORO STERMINIO CULTURALE

Si è svolto sabato 11-4-15 a Milano e Caserta il nostro terzo corteo nazionale, finalizzato a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla nostra iniziativa referendaria per l’abrogazione della legge 194, a cui si può aderire tramite il sito www.no194.org .

Il discorso introduttivo dell’evento milanese è riportato nel seguente link:

https://www.youtube.com/watch?v=uRl9LozTCO0&app=desktop

La cronaca della manifestazione campana è riferita nell’articolo sottostante:

http://www.caserta24ore.it/11042015/caserta-al-corteo-per-la-vita-contro-laborto-il-vescovo-mons-angelo-spinillo/#more-48181

Il corteo era aperto a coloro che condividono tre concetti di fondo: che l’aborto è la soppressione di un individuo e non di un grumo di cellule, che l’interruzione volontaria di gravidanza non deve essere legalizzata e che l’abrogazione della legge abortista 194 può avvenire solo per via referendaria.

Sul secondo e terzo passaggio sorgono tutte le divisioni del pro life italiano, divisioni che si fondano su differenze molto nette e sostanziali e non su dettagli secondari e trascurabili, come non riescono a comprendere tutti coloro che straparlano di praticabile unità del pro life nazionale, al limite solo fittiziamente configurabile sotto forma di comune presenza in manifestazioni demagogiche, generiche e prive di obiettivi concreti, nelle quali non a caso sono del tutto assenti contestazioni.

Se volete avere un esempio di una persona che non potrebbe mai aderire al comitato no194 per carenza del terzo requisito, leggete il seguente articolo scritto da un pro life sul nostro corteo , per il quale l’istituto del referendum non esiste , ma solo il parlamento, e che partendo da questo incredibile presupposto fa pure il professorino : http://www.lanuovabq.it/it/articoli-aborto-e-kill-pill-tra-testimonianze-e-nuovi-paradossi-12351.htm .

Non siamo generosi senza cervello, è vero siamo generosi ma il cervello lo usiamo meglio e più di altri.

L’indicato fine, la divulgazione della nostra iniziativa, è stato pienamente raggiunto, come dimostrano le decine (personalmente ne ho isolati una cinquantina) di articoli sull’evento pubblicati sul web da tutti i siti, anche di quotidiani prestigiosi, si vedano tra i tantissimi:

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_aprile_11/cordusio-tensione-sentinelli-no-194-sfiorato-scontro-60d9c146-e06f-11e4-b0b6-cf60ff032a1c.shtm

http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/04/11/news/milano_momenti_di_tensione_per_il_doppio_corteo_pro_e_contro_l_aborto_la_polizia_impedisce_il_contatto-111710523/

http://www.ilgiorno.it/milano/corteo-no-aborto-1.842275

A dimostrazione del fatto che non fosse la nostra una manifestazione demagogica e insignificante, abbiamo avuto eterogenee contestazioni, alcune comprensibili, altre meno, sotto documentate:

http://www.mi-lorenteggio.com/news/36020

Erano certamente comprensibili le manifestazioni contrarie di coloro che si riconoscono esplicitamente in una tradizione comunista (a partire da Rifondazione, ma non solo), se è vero che il primo paese nel quale l’aborto volontario è stato legalizzato è l’Unione Sovietica nel 1921, manifestazioni del resto ufficialmente preannunciate, come si può notare sotto:

http://www.rifondazionemilano.org/nws/mobilitazione-in-difesa-della-legge-194/

http://proletaricomunisti.blogspot.it/2015/04/pc-12-aprile-contro-la-marcia-dei-no.html

Una presenza estesa a coloro che sono nati dal vecchio Pci, anche se oggi governano il paese applicando princìpi berlusconiani, per quanto una parte consistente dei propri elettori non ne sia consapevole:

http://www.radiolombardia.it/rl/news.do?id=58045

Assai meno comprensibili sul piano razionale le proteste di organizzazioni vicine agli ambienti omosessuali, si veda:

https://www.facebook.com/events/1514539142127374

Infatti se un omosessuale ed una lesbica sono veramente tali non possono fare o far fare dei figli, quindi non possono essere protagonisti di un evento abortivo.

Queste prese di posizione rischiano, con effetti presumo controproducenti per gli interessati, di avvalorare la tesi secondo cui costoro semplicemente detestano i bambini, come forse si potrebbe desumere dal loro impegno diretto ad indottrinarli con programmi scolastici “ad hoc” fin dalla più tenera età per convincerli che ciascuno può scegliere “ad libitum” i suoi orientamenti, in spregio alle proprie tendenze fisiologiche, che dovrebbero viceversa essere rispettate, in quanto innate.

A prescindere da ciò, a mio avviso, fermo restando il rigetto di ogni forma di violenza, se non riconducibile alla legittima difesa, riconosciuta per legge a tutti, queste contestazioni vanno affrontate guardando in faccia i loro autori e non rimanendo silenti, immobili, con la testa bassa e inverosimilmente concentrati su altro anche a fronte di insulti, sputi e aggressioni.

Noi non dobbiamo vergognarci di nulla poiché esercitiamo il diritto di manifestare le nostre opinioni, che, per giunta e nel merito, sono dirette ad affermare l’ulteriore diritto di nascere, basilare per la Vita di ciascuno.

Se continueremo ad annullarci, anche con deboli ed intimoriti atteggiamenti, di fronte alle nostre aggressive controparti subiremo uno sterminio culturale e legislativo ben peggiore rispetto a quello fisico che i cristiani stanno pagando per la loro fede in alcune parti del pianeta, in quanto non frutto di una soccombenza locale ed occasionale, ma progressiva, irreversibile e generalizzata.

Coloro che condividono la nostra battaglia per la difesa della Vita nascente, abrogazionista e referendaria, si uniscano a noi orgogliosi delle proprie idee in occasione delle nostre prossime manifestazioni, a partire dalle 9 ore regionali di preghiera all’esterno degli ospedali indicati sul sito il primo sabato dei mesi dispari, dalla 9 ore nazionale del 13-6-2015 , ore 9-18 , di fronte all’ospedale Maggiore di Bologna e in vista dei prossimi cortei di Milano e Caserta del 10-10-2015 , ore 15 , con partenza sempre e rispettivamente da piazzale Cadorna e piazza Vanvitelli .

Ogni partecipante sarà considerato uno di noi, essendo vani e degni di ilarità tutti i tentativi di indurci a rinnegare parte dei nostri sostenitori con argomentazioni non riconducibili al loro comportamento, poiché per il nostro comitato la lealtà e la riconoscenza sono due valori intangibili.

 

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato NO194 e omonima associazione

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IL CORTEO NAZIONALE DEL COMITATO NO194 PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA LEGGE 194 ( MILANO E CASERTA , 11-4-2015 )

Ricordo che sabato 11-4-2015 si svolgerà a Milano , dalle ore 15 alle ore 18 , il nostro terzo corteo nazionale , che percorrerà il pieno centro della città meneghina , con partenza da piazzale Cadorna ( stazione di metropolitana , linee 1 e 2 ) ed arrivo in piazza Medaglie d‘Oro , seguendo il consueto percorso foro Buonaparte , largo Cairoli, via Cusani , via Broletto , piazza Cordusio, via Orefici , via Mazzini ( a lambire Piazza Duomo ) , piazza Missori , corso di Porta Romana ( stazione di metropolitana , linea 3 ) .

In contemporanea si terrà la nostra analoga manifestazione a Caserta , con partenza da piazza Vanvitelli , nei pressi dell’arcivescovado , ed arrivo davanti alla Reggia .

Il titolo del doppio corteo è ”NO194 per l’abrogazione referendaria della legge 194” ( il volantino è scaricabile dal nostro sito www.no194.org , dopo aver cliccato su “ Corteo , 9 ore “ etc ) .

Una manifestazione dinamica che si affianca alla 9 ore nazionale di preghiera che si svolgerà a Bologna il 13-6-2015 , di fronte all’entrata dell’Ospedale Maggiore , e agli altri sit-in mensili che caratterizzano la nostra attività , dalle 9 ore di preghiera su base regionale all’esterno degli ospedali il primo sabato dei mesi dispari , alle adorazioni eucaristiche il primo sabato dei mesi pari (si vedano le sedi sempre su www.no194.org).

Eventi che , come il nostro comitato , hanno una matrice ben precisa , in vista di un fine non certo agevole, per quanto ben più praticabile in base alla riforma dell’istituto del referendum, ma concreto e rispetto al quale essi debbono considerarsi strumentali : l’abrogazione della 194 per via referendaria .

Stante l’assoluta monotematicità del corteo ( e del comitato no194 ) , qualsiasi considerazione che durante esso possa essere espressa da un nostro partecipante su altra materia deve sin d’ora ritenersi formulata a titolo del tutto personale ed estranea al comitato ed al contenuto dell’evento .

Al fine, quindi e in particolare, di evitare l’insalata russa di argomenti che i media cercano di ricollegare alle nostre iniziative (onde bollarci come talebani cattolici , omofobi, razzisti o collocarci politicamente) , s’invitano i partecipanti ad astenersi da dichiarazioni che esulino dal nostro obiettivo (abrogare la 194 mediante referendum) .

Per ragioni analoghe , si chiede ai presenti di invitare i rappresentanti dei media per ogni considerazione tecnica a rivolgersi al sottoscritto .

Le nuove adesioni che abbiamo già ricevuto al corteo di sabato 11-4-15 sono riconducibili , in particolare , a due tipologie di soggetti .

La prima è rappresentata da coloro che hanno ben compreso la natura demagogica e gattopardesca di altre pur ben partecipate manifestazioni analoghe , con le quali si invoca propagandisticamente l’abrogazione della 194 , ma per vie inattuabili , quale quella parlamentare , che si vorrebbe inverosimilmente attivare attraverso cortei che , nonostante l’ultratrentennale totale assenza di deputati e senatori abrogazionisti , dovrebbero convertire la maggioranza dei componenti delle due camere !

Componenti sempre più orientati , viceversa , ad adeguarsi ( soprattutto sulle tematiche eticamente sensibili ) all’orientamento dei loro colleghi che operano presso le istituzioni comunitarie e che anche in questi giorni hanno affermato il diritto delle donne ad un agevole accesso a contraccezione ed aborto , sia pur fatta salva la competenza a decidere sul c.d. diritto di aborto da parte dei singoli stati ( cfr  http://www.corriere.it/politica/15_marzo_10/aborto-va-garantito-donne-parlamento-europeo-dice-si-83b56a3a-c724-11e4-ace1-14c9e44d41cb.shtml  ) .

Chiunque è in possesso di una conoscenza più che rudimentale della politica nazionale è perfettamente in grado di comprendere che se la 194 verrà riformata dal potere legislativo sarà solo per comprimere l’obiezione di coscienza .

La seconda tipologia di neo-partecipanti è costituita da coloro che hanno aderito a formazioni appartenenti all’infinita galassia di micro-organizzazioni pro-life , fondate e dirette non di rado da generali incapaci di crearsi un seguito numericamente superiore a quello di una bocciofila di paese , ma spesso inaciditi verso chi , a differenza di loro , ha costituito entità consistenti ed agguerriti nel tentativo di distinguersi in qualche modo , tra tesi strampalate, solita pioggia di inutilissime petizioni con cui tediano i naviganti del web , contattati nei casi estremi anche a casa per posta cartacea , conferenze con un pubblico numericamente inferiore a quello dei relatori .

Dalle argomentazioni degli appartenenti a questa seconda tipologia si coglie l’esigenza di aderire ad una realtà che superi l’atomizzazione dell’area (realtà nel caso del nostro comitato caratterizzata da ben oltre 20.000 aderenti , da più di 3.000 attivisti disponibili ad impegnarsi nella raccolta ufficiale delle firme e da oltre un migliaio di partecipanti ai nostri eventi) e che operi in vista di un obiettivo concreto , quello referendario .

Una realtà organizzata e contrastante con il cattocomunismo che monopolizza il pensiero cattolico ( o presunto tale ) presso la cultura ed i media dominanti , gli ambienti parlamentari e certi settori deviati del clero .

In generale ed a prescindere dai neo-partecipanti al corteo , in questa nostra battaglia, nella quale occorre impegnarsi da subito stante l’attualità e la drammaticità del fenomeno, testimoniata dalla soppressione di 6 milioni di concepiti dal 1978 ad oggi, secondo i dati ministeriali ufficiali , ci avvaliamo del sostegno di diverse componenti della società civile :

-dell’uomo di Chiesa che s’ispira a Don Camillo e non a Don Abbondio , quindi che concepisce l’istituzione ecclesiastica come mezzo e non come fine rispetto agli ideali di fondo che caratterizzano la dottrina cattolica , la quale ultima considera l’aborto volontario non come un problema privato , equiparabile all’adulterio , ma di rilevanza pubblica ;

-del cattolico che conosce l’ “Evangelium vitae“ e lotta in coerenza con tale enciclica , consapevole che il cosiddetto cattolico “ adulto “ è in realtà adultero verso valori indisponibili come quello della sacralità della Vita ;

-dell’ateo che , al pari di Pierpaolo Pasolini prima dell’entrata in vigore della 194 , avvenuta 3 anni dopo il suo decesso , e Oriana Fallaci , ritiene inaccettabile che possa essere legalizzata la soppressione di altro essere umano durante la gravidanza .

Delle due l’una : o si è pro choice o si è abrogazionisti e noi abbiamo effettuato una scelta precisa in quest’ultima direzione dal momento della nostra stessa costituzione .

Iscrivetevi al nostro comitato  tramite il sito www.no194.org e partecipate al duplice corteo di Milano e Caserta del 11-4-15 .

Vi ringrazio per l’attenzione .

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato no194 e omonima associazione

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LA 9 ORE REGIONALE BIMESTRALE DI PREGHIERA PER LA VITA DI NO194 DI SABATO 7 MARZO 2015 PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA L. 194 , IN ATTESA DEL CORTEO NAZIONALE DI MILANO E CASERTA DEL 11 APRILE 2015 E DELLA 9 ORE NAZIONALE DI BOLOGNA DEL 13 GIUGNO 2015

Sabato 7-3-2015 , come ogni primo sabato di mese dispari , si svolgerà dalle ore 9 alle 18 la nostra 9 ore di preghiera , estesa su base regionale parallelamente alla capillare diffusione del nostro comitato .

In particolare , la 9 ore si terrà nei seguenti luoghi e all’esterno delle strutture sanitarie sottostanti :

Aosta ( Beauregard , via Vaccari 5 )

Torino ( S. Anna , via Ventimiglia 3 )

Genova ( S. Martino , viale Benedetto XV , via De Toni , sabato 14-3 )     

Milano ( Niguarda , piazza Ospedale Maggiore 3 )

Vicenza ( S. Bortolo , via Rodolfi 37 )

Trieste ( Burlo Garofolo , via Istria 65 )

Piacenza ( Guglielmo da Saliceto , via Taverna 49  )

Ravenna ( S. Maria delle Croci , viale Randi 5 )              

Firenze ( A. O. Careggi , largo Brambilla 3 )

Perugia ( S. Maria della Misericordia detto “ Silvestrini “ , loc. S. Andrea delle Fratte )

Ancona ( Salesi , via Corridoni 11 )

Teramo ( Mazzini , piazza Italia 1 )                                     

Caserta ( S. Anna , via Roma 124 )

Foggia ( Riuniti , via Luigi Pinto 1 )

Cosenza ( Annunziata , via Migliori 5 )

Catania ( Garibaldi-Nesima , via Palermo 636 )                                  

Il tutto in vista del nostro terzo corteo nazionale , che sabato 11-4-2015 si terrà a Milano ed a Caserta dalle ore 15 , con rispettive partenze da piazzale Cadorna e piazza Vanvitelli .

Non solo , ma la 9 ore avrà , a partire da sabato 13-6-2015 a Bologna , una sua versione nazionale , davanti all’ospedale Maggiore sempre dalle ore 9 alle 18 .

Eventi , questi , che dimostrano la continua crescita del nostro comitato e con i quali intendiamo , ad un tempo , commemorare 6 milioni di vittime dell’aborto volontario legalizzato e promuovere la nostra iniziativa referendaria , diretta all’abrogazione della legge 194 che ha attuato tale legalizzazione .

Iniziativa che ha ottenuto a suo tempo il parere favorevole della CEI , riportato sul nostro sito , e che ha necessariamente presupposto la creazione di un organismo apposito , in assenza dell’apporto ( presente in tutte le consultazioni analoghe svoltesi nel nostro paese ) dei partiti politici , delle loro strutture , dei loro media e della loro imponente disponibilità economica .

Invito tutti ad aderire al comitato NO194 tramite il nostro sito www.no194.org .

Un comitato che non divide , in quanto non si è originato da una scissione con altre organizzazioni , non promuove obiettivi o ideali falsamente antiabortisti , è composto da oltre 20.000 aderenti e migliaia di militanti , ma unisce .

Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194

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Conferenza: “La vita umana nascente”

Locandina Conferenza 6.2.2015

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DAL CORTEO NAZIONALE DEL COMITATO NO194 UN APPELLO ALLA CHIESA CATTOLICA PER UN AIUTO LOGISTICO E CONCRETO AD ABROGARE LA LEGGE 194 PER VIA REFERENDARIA

Sabato 25 ottobre 2014 si è svolto a Milano e Caserta il corteo nazionale del comitato NO194 , finalizzato a promuovere l’iniziativa che rappresenta l’unico fine per cui il comitato è costituito : un referendum abrogativo della l. 194 , che ha legalizzato nel 1978 l’aborto volontario nel nostro paese .

La doppia manifestazione è molto ben riuscita , con un’attenzione notevole da parte dei media ( articoli su Il Corriere , Repubblica , Il Fatto Quotidiano , Il Giornale , Avvenire , etc ) , che hanno posto l’attenzione sulle contestazioni e su altri fatti incidentali , ma anche sul nostro obiettivo .

Oggettivo l’incremento dei partecipanti rispetto al corteo meneghino dell’aprile scorso , ma non è certo questo l’aspetto che più m’interessava .

I media hanno risposto positivamente rendendosi conto della rilevanza del contenuto non demagogico dell’evento , a cui non si potrebbe contrapporre un’inverosimile “Marcia della morte“, che registrerebbe la presenza di qualche decina di satanisti in tutto il paese , ma un plausibilissimo corteo a difesa della legge 194 .

Il confronto non è tra sensibili al tema della Vita ( concetto che non significa nulla ) e necromani devoti di satana , ma tra coloro che ritengono prioritario il diritto alla nascita del concepito e quelli che danno rilievo esclusivo al diritto di scelta della donna .

La partita è tutta qui , il resto è aria fritta , come ben sanno i nostri antagonisti che snobbano altre manifestazioni del cosiddetto “ pro life “ perché , evidentemente , ritenute insignificanti .

Manifestazioni che si riducono all’auspicio che si pratichino meno interruzioni di gravidanza e nelle quali ci si sente rispondere ( come ben sa chi come il sottoscritto le ha frequentate per raccogliere adesioni al nostro comitato ) da una parte dei presenti che occorre rimuovere le cause socio-economiche che renderebbero “inevitabile” il ricorso all’aborto o che non si deve demonizzare la persona che decide di sopprimere il proprio figlio e colui che l’aiuta a porre in essere il suo intento .

Il corteo , privo di palloncini colorati e altri simboli gioiosi ( fuori luogo nel momento in cui si debbono commemorare 6 milioni di bambini soppressi ) e pubblicazioni da promuovere , lo si è voluto distinguere per compostezza e contenuti .

A tal ultimo riguardo , nel discorso introduttivo riprodotto nei seguenti link (https://www.youtube.com/watch?v=0h_Z-blnjh4 http://gloria.tv/media/VbuYFseUYxP ) si è rivolto un appello alla Chiesa cattolica , estremamente circostanziato , affinché sostenga la nostra iniziativa sotto il profilo logistico e della promozione .

Un appello che cade in questo periodo non a caso .

Le novità introdotte dal parlamento , per come prospettate da un prima approvazione , in materia referendaria rendono più agevole l’abrogazione di una legge .

Se è stata mantenuta la soglia delle 500 000 firme da raccogliere in tre mesi per lo svolgimento della consultazione , infatti , è stata fissata una seconda soglia a 800 000 sottoscrizioni varcata la quale il quorum previsto per l’ammissibilità del referendum non è più pari al 50% più uno degli elettori aventi diritto ( circa 50 milioni ) ma al 50% più uno degli elettori che hanno votato alle precedenti elezioni politiche ( di regola 30 milioni , il 60% del totale ) .

In altri termini , qualora si raccolgano 800 001 firme in tre mesi , un referendum si potrebbe vincere col voto favorevole del 16% degli elettori complessivi , quello contrario del 15% e una non partecipazione pari al 69% .

Dato quest’ultimo non così lontano dalla realtà , visto il sempre più calante entusiasmo dei nostri concittadini verso le consultazioni elettorali .

E’ evidente che raccogliere 800 000 sottoscrizioni in tre mesi non è facile per un comitato come il nostro ( che conta oltre 20 000 iscritti ed al quale ci si iscrive attraverso il sito www.no194.org ) , svincolato dai partiti , dalla loro organizzazione e dai loro finanziamenti , percepiti sotto forma di rimborsi elettorali e altro .

Un apporto decisivo potrebbe quindi essere offerto dall’istituzione ecclesiastica che , agevolando sul piano logistico-propagandistico l’iniziativa concreta di un’entità come la nostra , extrapartitica e proveniente dalla società civile , per la prima volta ha realmente la possibilità di ottenere l’abrogazione della legge che consente la soppressione legalizzata dei nostri simili più deboli durante la gravidanza , in violazione del diritto alla Vita , dei dettami di fondo della dottrina cattolica e , a prescindere da ogni convinzione religiosa , delle regole civiche più elementari .

Ma la Chiesa compirà mai questo passo ?

Di recente l’appoggio ecclesiastico si è rivolto ad iniziative , come “ Uno di noi “ , che non avevano per oggetto il diritto di aborto , su cui le ultralaicizzate istituzioni comunitarie adìte sono del resto incompetenti a decidere , ma lo smaltimento degli embrioni , e che erano subordinate ad un veto istituzionale inesistente in un referendum , nel quale è il popolo stesso che decide .

Ora che vi è un progetto diretto ad abrogare realmente quella legge , l’auspicio è che le istituzioni ecclesiastiche possano effettuare una scelta coerente con le ragioni profonde sulle quali si fonda la loro esistenza o , quanto meno , estendere il loro supporto a forme effettive di difesa del diritto alla Vita .

Invito , dunque , tutti i nostri iscritti ad operare come missionari a difesa della Vita nascente impegnati nel favorire un’alleanza tra società civile e istituzione ecclesiastica , attivandosi presso gli esponenti della Chiesa a sé più vicini per sensibilizzarli a sostenere la nostra azione .

E’ arrivata per tutti l’ora delle scelte fondamentali , quali quella tra diritto di soppressione del proprio figlio e diritto di nascita , tra profitto e uomo , tra interessi di comodo e altruistica difesa del più debole , tra cinico laicismo e civiltà , tra cattolicesimo di facciata e cattolicesimo ideale , tra cattolici adelt(er)i ( verso la parola di Dio ) e cattolici .

E’ , in particolare , arrivato il tempo di rischiare l’impopolarità verso il potere , i media e la cultura dominanti come di essere esclusi dai salotti del pensiero unico , di combattere a fianco di coloro che , come noi , vogliono attuare il doppio messaggio di Giovanni Paolo II , diretto a combattere le leggi abortiste ( come da enciclica “Evangelium vitae “ ) e a non avere paura , nella consapevolezza che il concepito è il vero ultimo nella nostra società , per il quale la posta in gioco non è vivere bene o male , ma vivere , che non è difeso da sindacati e partiti , che non può scioperare o manifestare , che è vittima di molteplici interessi di comodo ed economici , che lo rendono inviso ai poteri forti , ai media , alle lobbies riconducibili anzitutto alle case farmaceutiche ed alle strutture sanitarie .

Di qui , come fedele e come cittadino , un’apertura di credito ai singoli sacerdoti ed all’istituzione a cui appartengono , fiduciosi in un appoggio concreto , fondato sugli ideali che giustificano l’esistenza della stessa , non subordinato a valutazioni politiche e costituzionalistiche che nulla hanno a che fare con la teologia e che rappresentano il “se“ ed il “ma“ dietro cui giustificare il tradimento di quegli ideali .

Nella peggiore delle ipotesi un referendum sul tema sarebbe l’occasione per aprire un dibattito nel paese e nelle singole coscienze , di credenti e non , sopito da oltre un trentennio , che potrebbe salvare molte vite umane e che non può che nascere da eventi di cogente ed inequivocabile rilevanza pubblica come un referendum .

 Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato NO194  e omonima associazione

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