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LA 9 ORE REGIONALE BIMESTRALE DI PREGHIERA PER LA VITA E CONTRO L’ABORTO DI NO194 DI SABATO 5 SETTEMBRE 2015, A FAVORE DELL’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA L. 194, IN ATTESA DEL CORTEO NAZIONALE DI MILANO ( ORE 15 DA PIAZZALE CADORNA ) E CASERTA ( ORE 16,30 DA PIAZZA VANVITELLI ) DEL 10 OTTOBRE 2015

Sabato 5-9-2015 , come ogni primo sabato dei mesi dispari , si svolgerà dalle ore 9 alle 18 la nostra 9 ore regionale di preghiera .

L’evento si terrà quanto meno nei seguenti luoghi e all’esterno delle strutture sanitarie sottostanti :

Aosta ( Beauregard , via Vaccari 5 )

Torino ( S. Anna , via Ventimiglia 3 )

Genova ( S. Martino , viale Benedetto XV , angolo via De Toni )    

Milano ( Niguarda , piazza Ospedale Maggiore 3 )

Vicenza ( S. Bortolo , via Rodolfi 37 )

Trento ( Santa Chiara , largo Medaglie d’Oro 9 )

Trieste ( Burlo Garofolo , via Istria 65 )

Piacenza ( Guglielmo da Saliceto , via Taverna 49 )

Firenze ( A. O. Careggi , largo Brambilla 3 )

Perugia ( S. Maria della Misericordia detto “ Silvestrini “ , loc. S. Andrea delle Fratte )

Ancona ( Salesi , via Corridoni 11 )

Roma ( S. Giovanni-Addolorata, via Amba Aradam , angolo via dei Laterani , ore 9-12 )

Caserta ( S. Anna , via Roma 124 )

Foggia ( Riuniti , via Luigi Pinto 1 )

Catania ( Garibaldi-Nesima , via Palermo 636 )                                 

Invito tutti a partecipare a questo evento ed al nostro duplice corteo del 10-10-15 a Milano e Caserta nonché ad aderire al comitato NO194 tramite il nostro sito www.no194.org .

 

Avv. Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194

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LA PRIMA 9 ORE NAZIONALE DI PREGHIERA DEL COMITATO NO194: CRONACA DI UN SUCCESSO, CON REPLICA A DICEMBRE SEMPRE A BOLOGNA

Si è svolta sabato 13-6-15 a Bologna la nostra prima 9 ore nazionale di preghiera, dopo oltre due anni e mezzo di versioni locali (regionali da due anni) dell’evento, che si svolgono il primo sabato dei mesi dispari dalle 9 alle 18 all’esterno di un ospedale nel quale si praticano aborti.

Il bilancio è esaltante.

1) SIGNIFICATO POLITICO IN SENSO LATO

Quando decisi il 8-12-2014 la versione nazionale della 9 ore optai per la piazza bolognese, al fine di potenziare il nostro comitato nella delicata area tosco-emiliana e in considerazione della sua agevole raggiungibilità.

Naturalmente intuii la particolarità ambientale, ma non conoscendo bene il capoluogo emiliano fu solo un’intuizione, che non posso che valutare positivamente.

Bologna è una strana città, in cui convivono una straordinaria vivacità culturale (degna di un centro nel quale si registra la presenza dell’ateneo più antico del mondo) ed un’atmosfera politica assolutamente superata ed anacronistica.

Abbiamo usufruito della prima, con un totale ad oggi di oltre 200 articoli pubblicati sul web sul nostro evento, anche se naturalmente quasi tutti di segno negativo.

Una negatività, però, non banale, ma fondata spesso sulla ricerca del sapere, della conoscenza dettagliata e approfondita delle posizioni avverse.

L’ideale per presentare un’iniziativa referendaria e per aprire un dibattito sul tema sotteso, quello dell’aborto volontario e della sua legalizzazione.

Quale simbolico estratto allego i seguenti link:

https://www.facebook.com/ariapulitaer   (video tv);

http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/24mattino/puntate (radio);

http://video.repubblica.it/edizione/bologna/croci-feti-e-rosari-al-sit-in-degli-antiabortisti/204153/203233  (video web).

Abbiamo fatto i conti con la seconda caratteristica della città felsinea, con aspetti tra il preoccupante e l’esilarante, uscendo vincitori dallo scontro che ne è nato.

In oggettiva violazione degli artt. 17 (diritto di riunione), 19 (diritto alla libera professione anche pubblica della propria fede) e 21 (diritto alla manifestazione del pensiero) della Costituzione, la sinistra cosiddetta moderata ha cercato di impedire il nostro sit-in di preghiera attraverso la richiesta del sindaco del Pd ( partito di cui è segretario l’attuale Presidente del Consiglio!) al prefetto (che ha poi desistito dall’intento, dopo un iniziale consenso) di vietare tutte la manifestazioni tenute all’esterno di chiese , centri di accoglienza e campi rom , sedi dove si possono radunare forze non riconducibili alla sua area politica.

Si veda:

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/06/01/news/il_pd_contro_gli_antiabortisti-115817559/

Quindi ed al contrario, libertà di manifestazione all’esterno di fabbriche, scuole, banche, case da sgomberare, luoghi istituzionali etc, regni della protesta rossa, per giunta non sempre pacifica, come segnalano le cronache, e quindi passibile di restrizioni per ragioni di ordine pubblico.

La sinistra radicale, ovviamente, in particolare SEL (partito della Presidentessa della Camera, si badi bene !) e Prc, dovendosi distinguere, ha manifestato ufficialmente sui propri siti il proposito di impedire addirittura fisicamente lo svolgimento dell’evento :

http://www.sel-bologna.com/blog/2015/05/28/legge194-fermate-la-manifestazione-degli-antiabortisti-al-maggiore/

http://www.prcbologna.it/2015/05/30/no13giugno/

Il clima di emergenza democratica presente sul territorio, da cui la necessità che abbiamo pubblicamente sottolineato di creare un blocco democratico permanente tra i partiti locali non riconducibili alla storia del vecchio Pci per tutelare l’applicazione dei princìpi generali dell’ordinamento giuridico, non ha impedito però lo svolgimento del nostro sit-in di preghiera.

Lo spostamento dall’area antistante l’ospedale Maggiore ad una piazza centralissima dominata da una splendida Basilica, piazza S. Domenico, ha ridotto solo in parte il significato simbolico della preghiera, che non si è svolta quindi all’esterno di una struttura dove i concepiti vengono soppressi, ma di fronte ad un luogo di culto di assoluto rilievo.

La collocazione centrale ha, anzi, impreziosito l’evento.

Certo, la blindatura dell’area interessata può aver arrecato qualche problema, ma noi avevamo chiesto l’ospedale, sono stati i nostri antagonisti e le forze politiche di supporto che hanno di fatto imposto il nostro spostamento.

Se qualcuno si è sentito danneggiato se ne potrà sempre ricordare alla prossima occasione elettorale.

Per conto nostro non vi era la necessità della presenza di un solo vigile.

2 ) IL PALLOTTOLIERE

Chi è privo della capacità di cogliere il significato di un fatto, come sempre, fa appello alla categorie tipiche dell’uomo primordiale, che, tra un grugnito (il verso è identificato come tale anche per gli scimpanzé, lo sottolineo per gli evoluzionisti) e l’altro, si impressiona solo per la presenza di un numero più o meno alto di persone.

Una tendenza generale a cui non si sottrae affatto il pro life nazionale dei nostri giorni ed i suoi cantori.

Ecco che, ben consci di questa tendenza tribale, qualcuno ha cercato di sminuire il sit-in prodigandosi nel sostenere e documentare che esso sarebbe stato scarsamente partecipato, quando è evidente a chiunque che i conti debbono essere fatti valutando l’affluenza complessiva in un evento nel corso della sua durata complessiva, quindi nella fattispecie delle 9 ore, affluenza che è stata, tra l’altro, ottima, tanto più considerate le condizioni ambientali, e si è pure tradotta in un considerevole incremento dei nostri iscritti locali.

Un referendum su un tema eticamente sensibile come quello in oggetto si vince aprendo e alimentando un dibattito collettivo e individuale (nelle coscienze dei cittadini), non ottenendo il tutto esaurito in un circoscritto ambito spaziale in linea con gli obiettivi di una compagnia teatrale.

Dibattito che nel nostro caso è stato davvero ampio anche nel merito, come a mio avviso merita un’iniziativa che punta al cuore della questione perseguendo un obiettivo concreto e non mira a fare della superficiale demagogia priva di costrutto e prospettive.

Tra l’altro, sto ovviando in queste ore ai problemi di accesso che la blindatura dell’area può aver arrecato anche a qualche nostro iscritto.

Il ritorno per il nostro comitato è stato talmente elevato che l’evento non può che essere confermato tale e quale, per città e durata, per la prossima edizione di dicembre.

Se ci verrà concesso l’Ospedale Maggiore, secondo nostra principale richiesta, bene, altrimenti ci accomoderemo nel salotto cittadino, con grande soddisfazione del sottoscritto, che considera questa come una soluzione sicuramente non secondaria sul piano sostanziale.

Qualunque sarà l’atteggiamento dei nostri antagonisti, in molti sanno ora chi è il comitato no194, a cui ci si può iscrivere attraverso il sito www.no194.org.

Un loro silenzio ci permetterà di parlare senza contraddittorio, una loro reazione ci consentirà di rispondere.

Il ghiaccio è stato definitivamente rotto.

Ringrazio le forze dell’ordine per il servizio prestato e coloro che hanno espresso solidarietà democratica nei nostri confronti, tra cui esponenti politici bolognesi di diverse formazioni, con una citazione particolare per la Curia locale e per Giuliano Ferrara per gli interventi di cui sotto:

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/06/07/news/la_curia_applaude_il_prefetto_la_preghiera_anti-aborto_e_legittima_-116300760/

http://www.ilfoglio.it/politica/2015/06/03/domando-a-renzi-e-al-pd-siete-blindati-nel-pensiero-unico-abortista___1-v-129446-rubriche_c386.htm

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/06/04/news/_io_ateo_devoto_a_bologna_dico_vietare_quella_veglia_e_scandaloso_l_invettiva_di_giuliano_ferrara-116042290/

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato NO194 e omonima associazione

Foto ritraente un momento della 9 ore

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COMUNICATO STAMPA FACENTE SEGUITO ALLE DICHIARAZIONI RILASCIATE IL 12-5-14 DA MONS. GALANTINO

Ieri mons. Nunzio Galantino , segretario generale della CEI , ha dichiarato : ” Io non mi identifico con i visi inespressivi di chi recita il Rosario fuori dalle cliniche che praticano l’interruzione di gravidanza, ma con quei giovani che sono contrari a questa pratica e lottano per la qualità delle persone, per il loro diritto alla salute, al lavoro” (http://www.repubblica.it/esteri/2014/05/12/news/papa_francesco_sacramenti_non_vanno_negati_nemmeno_ai_marziani-85907707/ ). Tale dichiarazione chiama direttamente in causa il nostro comitato ( che conta oltre 20 000 iscritti ) che organizza dal novembre del 2012 una 9 ore di preghiera , dalle 9 alle 18, il primo sabato dei mesi dispari all’esterno di 20 ospedali dove si praticano aborti, uno in ogni regione , riportati nel nostro sito www.no194.org , attraverso il quale ci si può anche iscrivere alla nostra iniziativa , finalizzata ad un nuovo referendum abrogativo della l. 194 , che ha legalizzato l’interruzione volontaria di gravidanza nel nostro paese .

Mi permetto di osservare a mons. Galantino che le sue affermazioni sono in contrasto con l’enciclica ” Evangelium Vitae ” del Santo Giovanni Paolo II , che ha sottolineato la centralità e non la marginalità nella dottrina cattolica della sacralità della Vita sin dal concepimento , invitando i cattolici a contrastare le leggi che violino questo principio . La preghiera , poi , pratica strettamente e ritualmente religiosa , in questo caso , è diretta ad affermare tali fondamentali prìncipi , il che rende davvero singolare la critica al suo utilizzo da parte dei credenti proveniente da un esponente della Chiesa. Quanto all’asserita inespressività dei volti , considerazione sarcastica se non sprezzante assai poco conforme alla carica che mons. Galantino occupa , tanto più perché rivolta contro fedeli intenti in una pratica religiosa , mi limito a sottolineare come durante la preghiera assumano un carattere centrale le parole della stessa e non la capacità recitativa dei fedeli, che deve ritenersi del tutto fuori luogo. Concludo senza polemiche , invitando umilmente i miei iscritti e , da cattolico , i fedeli che condividano le nostre posizioni e le considerazioni sopra esposte a pregare per mons. Galantino e per la Chiesa Cattolica , in quanto , a mio parere , anche loro , come noi tutti , ne hanno molto bisogno .

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato NO194  e omonima associazione

 

PS Il retroesteso comunicato è stato immediatamente rilanciato , tra i tanti , dall’attuale miglior sito di area cattolica (http://radiospada.org/2014/05/il-comitato-no194-replica-al-tiepido-nunzio-galantino/ ) , registrando una solidarietà quasi unanime da parte di una moltitudine di utenti , ed ha ricevuto il consenso , oltreché di molti cittadini , fedeli e non , e di diversi appartenenti al clero , di uno dei più celebri vaticanisti del nostro paese , che si è esposto pubblicamente con il pezzo che potete leggere cliccando su http://www.lastampa.it/2014/05/14/blogs/san-pietro-e-dintorni/vescovi-le-avremo-viste-tutte-B8f73TNdSuknAxi68FAVUI/pagina.html .

E’ stato un comunicato forse sofferto ma doveroso , perché il diritto di replica deve essere esercitato verso chiunque , tanto più in presenza di ragioni sacrosante come in questo caso .

Altri siti di area , i soliti , in perfetto stile bolscevico, hanno riportato la notizia censurando il nome del nostro comitato , come a loro ben noto destinatario di quelle dichiarazioni , per poi in alcuni casi pubblicare a corredo e senza autorizzazione le foto dei nostri iscritti impegnati nelle 9 ore di preghiera ( che hanno reso quella pratica sistematica con cadenza bimestrale e diffusa in tutto il territorio nazionale su base regionale , aprendo un dibattito e contestazioni al riguardo ) oggetto di quell’intervento .

E proprio poiché l’attacco di mons. Galantino non è rivolto ai pro life , ma solo a coloro che tra di essi pregano all’esterno degli ospedali , quindi riguarda noi e pochissimi altri , e in quanto indirizzato a noi si riferisce ad un antiabortismo ben diverso da quello soft , formale , gattopardesco e di facciata che tanto piace al mondo politico ed a certi ambienti moderati del mondo ecclesiastico , che altri non debbono sentirsi coinvolti direttamente , ma al limite solidarizzare con noi , anche in contrasto con la loro linea usuale .

Naturalmente , proseguiamo nella nostra battaglia con costante se non maggiore entusiasmo , a scapito di critici e censori .

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ADORAZIONE EUCARISTICA PER LA VITA – UNA NUOVA INIZIATIVA NAZIONALE DEL COMITATO NO194

Parte il 7-12-2013 l’Adorazione eucaristica , una nuova iniziativa nazionale per la Vita , organizzata dal nostro comitato nei luoghi di culto via via indicati sul sito www.no194.org , dopo il successo della 9 ore , che si svolge già in 16 regioni su 20 .

Le differenze tra i due eventi sono palesi , in quanto il primo :

a ) non si svolge all’esterno degli ospedali ma nelle chiese ;

b ) non è localizzato su base regionale , ma si può tenere in più versioni anche in una stessa provincia e in più province per regione ;

c ) non è fissato il primo sabato dei mesi dispari , ma di quelli pari ;

d ) non ha un orario fisso , ma esso viene concordato con i singoli Sacerdoti .

Proprio il coinvolgimento della Chiesa connota ulteriormente l’iniziativa .

Come noto , la nostra operazione referendaria è ispirata da ragioni civiche , in quanto finalizzata ad eliminare la legalizzazione della soppressione dei nostri simili durante il concepimento , onde consentire alla nostra nazione , considerata la culla del diritto , di effettuare un minimo ma basilare salto di qualità in termini di civiltà .

Il tema , peraltro , assume un’evidente rilevanza sul piano etico-spirituale e la circostanza oggettiva che le legislazioni più restrittive vigenti in materia a livello internazionale siano quelle adottate in paesi cattolici depone sicuramente a favore delle serietà della confessione religiosa di maggioranza nel nostro paese , nella quale mi riconosco .

Tal posizione è stata puntellata dai Pontefici nei secoli e ribadita anche in questi anni .

Il 22 maggio 2003 , in occasione del venticinquesimo anniversario dall’entrata in vigore della 194 , Papa Giovanni Paolo II dichiarò : “ Non può esserci pace autentica senza il rispetto della Vita , specie se innocente e indifesa come quella dei bambini non ancora nati . “ , “ Nessuna azione per la pace può essere efficace se non ci si oppone con la stessa forza agli attacchi contro la Vita in ogni sua fase , dal suo sorgere sino al naturale tramonto “ .

Del resto nella “ Evangelium vitae “ del 1995 , il Pontefice polacco affermò inequivocabilmente che “ L’aborto procurato è l’uccisione deliberata e diretta , comunque venga attuata , di un essere umano nella fase iniziale della sua esistenza , compresa tra il concepimento e la nascita “ .

Papa Benedetto XVI  , in occasione del trentennale dall’entrata in vigore della legge che vogliamo abrogare , quindi il 22 maggio 2008 , non fece certo affermazioni di tenore diverso : “ L’aver permesso di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza ha aperto un’ulteriore ferita nella nostra società. Difendere la Vita umana è diventato oggi praticamente più difficile , perché si è creata una mentalità di progressivo svilimento del suo valore“, “ Da quando in Italia è stato legalizzato l’aborto ne è derivato un minor rispetto per la persona umana , valore che sta alla base di ogni civile convivenza , al di là di ogni fede“ .

Il 27 febbraio 2011 , Sua Santità ha sottolineato come L’aborto non è mai terapeutico, i medici che convincono le donne ad abortire le ingannano “ .

Come si può notare , la condanna espressa dal Vaticano è rivolta non solo contro l’aborto , ma pure esplicitamente contro la legge 194 .

Anche prescindere dal vertice assoluto della Chiesa , analizzare l’atteggiamento del clero  per un cattolico non è facile .

Nei mesi scorsi il direttore di un sito di ispirazione cattolica ci ha contestato di non essere umili , in quanto rivendicavamo con tanto di cifre , rappresentate dal numero di nostri iscritti , 20 000 , di aver spostato su posizioni abrogazioniste il prolife nazionale , dopo che esso per oltre un trentennio aveva osservato una linea cultural-editorial-omeopatica , tale da alimentare il mito dell’intoccabilità della 194 , una legge con cui convivere o da criticare aspramente nell’immobilismo più assoluto .

Desiderosi di imparare , abbiamo appreso dal nostro censore che essere umili per un cattolico significa criticare quotidianamente l’attuale Pontefice non solo per le opinioni rese ( il che è perfettamente legittimo , pur nella doverosa e non so se sempre presente consapevolezza dell’assoluta ignoranza sotto il profilo teologico che ognuno di noi ha rispetto ad un Papa , in quanto se costui è il nostro Pastore ciò non significa che ci si debba comportare come pecore e condividere qualsiasi tesi venga da lui formulata ) , ma anche per come si veste , per come saluta , per quanto possano costare lunghissime trasferte come quella di Assisi etc .

Se l’umile critica sistematicamente il Papa , credo che il presuntuoso possa analizzare liberamente l‘orientamento dei suoi sottoposti all’interno del mondo ecclesiastico nei confronti dell’iniziativa di cui è promotore , le cui reazioni sono riconducibili a due categorie .

Una parte dei componenti del clero considera questa battaglia come doverosa ed ineluttabile, in quanto se la Vita è sacra non è ammissibile che la sua sopressione durante la gravidanza possa essere legalizzata ( si veda il parere favorevole della CEI pubblicato sul sito ) .

I più avveduti sembrano aver colto perfettamente che anche una campagna referendaria persa avrebbe comunque l’effetto di aprire un dibattito nel paese ( morto dal primo referendum , quindi dal 1981 ) e , ancor prima , nelle coscienze dei singoli .

La crema di costoro ritiene che rinviare questo scontro culturale sine die possa non essere favorevole , e vengono citate le tendenze laiciste dilaganti e sempre più vittoriose in Europa e nel nostro paese ( in materia di matrimonio e di adozione , ad esempio ) .

Una seconda parte del mondo ecclesiastico pare , viceversa , essere ben consapevole che , allo stato attuale , non si possa affermare che la Chiesa sia favorevole alla legalizzazione dell’aborto , nè che sia favorevole all’abrogazione della 194 e che un’iniziativa in tal senso non possa che provenire dalla società civile , non certo dal Vaticano .

Sino a quando la società civile dorme o smorfia , questa comoda posizione può permanere .

Ma quando un comitato come il nostro agisce senza ambiguità verso un unico obiettivo quale l‘abrogazione referendaria della 194, l’effetto di tale azione protratta sino allo svolgimento della consultazione popolare sarebbe tale da implicare lo schieramento o la spaccatura della Chiesa .

Ora , la Chiesa è il mezzo attraverso cui affermare e difendere un patrimonio di ideali o l’affermazione e la declamazione di tale patrimonio è il mezzo per garantire l’esistenza della Chiesa , bene primario ed assoluto ?

Conta più la popolarità della Chiesa presso i cittadini , in misura non trascurabile desiderosi di sentir enunciata una religione a proprio uso e consumo che possa andar bene a tutti e far sentire a posto in ogni caso ognuno con la propria coscienza , o è più rilevante la coerenza di quell’istituzione con princìpi da sempre affermati ?

Qualcuno domanderebbe anche : è bene che la Chiesa esca da certe ambiguità , a costo di qualche opportuna fuoriuscita, o è meglio che veleggi verso il relativismo etico e il secolarismo più aggiornato ?

Non vogliamo prendere posizione su questi temi generali , che non ci competono , ma siamo convinti che la frontiera su cui stiamo combattendo sia sotto tale profilo la più calda per il mondo ecclesiastico e che un referendum possa suscitare fastidi provenienti da più parti .

Per lottare con noi aderite al comitato NO194 tramite il nostro sito www.no194.org .

Pietro Guerini – Presidente e portavoce nazionale NO194

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