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FINALITA’ E NATURA DEL COMITATO NO194 CHE ORGANIZZA I CORTEI DI MILANO E CASERTA DI SABATO 13-10-2018

Il Comitato NO194 è un’organizzazione non meramente pro life ma antiabortista, in quanto finalizzato all’abrogazione, per via referendaria, della l. 194, che ha legalizzato l’aborto volontario nel nostro paese nel 1978, ed al riconoscimento del diritto di nascita delle concepite e dei concepiti con prevalenza sul diritto di scelta della donna.

Il nostro Comitato, pur essendo rivolto a chiunque, anche ateo, condivida tale obiettivo, è connotato da una forte presenza cattolica tra i suoi attivisti, ma, a differenza della quasi totalità delle organizzazioni di area, non è cattocomunista, anzi e di più è radicalmente ed orgogliosamente anticomunista, nella duplice consapevolezza che il primo paese al mondo che ha legalizzato l’aborto volontario è stato nel 1921 l’URSS, 52 anni prima degli USA e comunque decenni prima dei paesi caratterizzati da uno Stato liberale, e che l’abortismo militante anche italiano è da sempre e ancor oggi fortemente contrassegnato politicamente a sinistra e nel radicalismo di sinistra.

Chi si identifica nelle nostre posizioni è invitato ai nostri cortei di sabato 13-10-18, ore 15 a Milano in piazzale Cadorna e ore 16,30 a Caserta in piazza Vanvitelli.

Vi ringrazio per la Vostra partecipazione.

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale Comitato NO194 ed omonima associazione (no194.org)

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9 ORE NAZIONALE DI PREGHIERA CONTRO L’ABORTO ED A SOSTEGNO DEL REFERENDUM

Locandina 9.6.2018

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Discorso Milano 14-4-2018 Avv. Pietro Guerini-Presidente nazionale Comitato NO194 (aborto, 194 e referendum irlandese)

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MARIO ADINOLFI LEADER DEL POPOLO DELLA FAMIGLIA : UN IMPROBABILE CROCIATO TRA NEOCOMUNISMO ANTIVATICANO-OMOSESSUALISTA-ABORTISTA E CATTOCOMUNISMO FILORENZIANO

Il percorso politico del leader e fondatore del Popolo della Famiglia Mario Adinolfi è stato a dir poco tortuoso.

Va premesso che egli, prima di fondare il Pdf, ha altresì fondato nel 2007 l’ultralaicista Pd, discendente del vecchio Pci.

Si legge in un articolo pubblicato da la Repubblica il 30-6-2008, che ne traccia il profilo traendo spunto dagli interventi sul suo blog : Pugno duro sul tavolo in difesa della legge 194; voce alta a salvaguardare i diritti degli omosessuali , richiesta di modifica della legge 30 , sul modello ipotizzato da Tito Boeri; e ancora abolizione di centri di spesa definiti “Inutili” come le Province, ma su un punto Adinolfi non è mai voluto retrocedere di un centimetro: ” Il Pd deve essere un partito laico, che segnali l’impossibilità di ingerenza di qualsivoglia autorità religiosa nelle scelte di una democrazia” (http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/politica/partito-democratico-18/adinolfi-poker/adinolfi-poker.html ) .

Ricordiamo che all’epoca, nel 2008, quando si opponeva all’ingerenza vaticana, il Pontefice era Papa Benedetto XVI.

Nel capitolo terzo del libro intitolato Voglio la Mamma, che avrebbe segnato la sua conversione e che ha riscontrato un certo successo presso il pubblico a cui ora si rivolge, Adinolfi ha ribadito le sue posizioni di difesa della legge 194, sia pur ornando tale giudizio da scontati giudizi sociologico-culturali di censura dell’aborto in sé, che nessuno può certo esaltare come fenomeno positivo in quanto si traduce di fatto nella soppressione dell’essere umano, così esprimendosi testualmente : O si ha un diritto di abortire sempre o non lo si ha mai. Io credo non lo si abbia mai. VA BENE CHE UNA LEGGE CONSENTA DI FARLO, perché davanti a comportamenti sociali ormai invalsi non si risponde con l’oscurantismo della proibizione ricacciando alcune donne nello strazio ulteriore dell’aborto clandestino, ma non parlatemi di diritto. E la 194 applichiamola tutta.”.

Ecco, il link originale:

https://www.facebook.com/notes/mario-adinolfi/voglio-la-mamma-cap-3-laborto-non-e-un-diritto/10152088800975944/

Coerente nel difendere la 194, oggi in campagna elettorale viene invitato dai suoi a fare marcia indietro e lui, nato nel 1971, al minuto 12 in questo video, in cui mi insulta stizzito, convinto di esercitare un suo diritto e senza rendersi conto di esporsi ad azioni giudiziarie, per aver sottolineato le sue testuali posizioni in materia, afferma di aver raccolto le firme per abrogare quella legge come militante della Dc, del tutto inverosimilmente poiché tale raccolta si è svolta nel 1980, in vista del referendum abrogativo dell’anno successivo, quando egli aveva soli 9 anni:

https://www.facebook.com/mario.adinolfi/videos/10155794523130428/

Su altri temi il crociato pare aver modificato di 360 gradi le sue posizioni sopra riportate, non si oppone più alla cosiddetta ingerenza vaticana e non considera più sacri i tanto proclamati diritti degli omosessuali.

Invero, se sotto il primo profilo è evidente la coerenza con il cambio di rotta del suo partito di prima fondazione, il Pd, che con l’attuale pontificato ha abbandonato la vecchia denuncia dell’ingerenza vaticana sollevata quasi quotidianamente contro Papa Benedetto XVI, anche sulla seconda tematica a ben vedere si giunge a conclusioni analoghe, nonostante la rottura successiva alla sua conversione possa oggi apparire radicale.

Come si sottolinea nell’articolo di cui sotto, infatti, nella prima edizione del suo libro fondamentale dianzi menzionato, al capitolo secondo, egli si dichiarava in linea con il Pd nell’essere favorevole alle unioni civili alla tedesca, modello a cui la Cirinnà si è dichiaratamente ispirata, con un inciso poi scomparso nella seconda edizione, in spregio alla ferma indignazione contro il suo ddl in nome della quale è stato convocato il Family Day al Circo Massimo, evento da cui è nato il partito che egli presiede

www.lanuovabq.it/it/unioni-civili-le-contraddizioni-di-adinolfi

E a conferma che il primo amore non si scorda mai, anche dopo la pubblicazione del testo sopra citato e la nascita del suo quotidiano egli ha espresso la propria stima verso il leader del suo partito di prima fondazione e, più in generale, verso i vertici politico-istituzionali di quel mondo cattocomunista al quale oggi vuole apparire contrapposto.

Adinolfi scrive su “La Croce” che bisogna ringraziare il Signore per il miracolo rappresentato dall’elezione di Mattarella e così esalta appassionatamente lui e Renzi, cercando di convincere il pubblico cattolico dei suoi lettori: «Mattarella è un cattolico e lo è anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Attenzione, non si tratta di due cattolici all’acqua di rose, di quelli che dichiarano vaghi riferimenti alla fede e poi affondano in comportamenti pubblici e privati più che discutibili. Stiamo parlando di due cattolici praticanti, da Santa Messa tutte le domeniche, da una moglie sola, non stitici di figli. E stiamo parlando di due popolari, di due figure rilevanti del fu Partito popolare italiano fondato da don Sturzo. Questa duplice matrice è un unicum, mai nella storia italiana si era verificata una condizione del genere sull’asse tra Palazzo Chigi e il Quirinale. (…) Quel che è certo è che in questo 31 gennaio 2015 l’Italia volta pagina e lo fa con due figli di don Sturzo e due cattolici veri nei ruoli di maggior peso» [http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2015/01/31/politica/serviva-un-presidente-cristiano].

Ora, nel video sopra riportato egli si indigna per voci, sulla cui fondatezza davvero non potrei mai esprimermi vista la mia lontananza dai palazzi della politica, secondo le quali ci sarebbe stato in vista di questa campagna elettorale un accordo sottobanco tra Pd e Pdf, i due partiti che ha fondato, che smentirebbe la loro contrapposizione apparente che verrebbe presentata all’opinione pubblica e soprattutto ai suoi potenziali elettori.

Di fatto, illazioni di tale natura non possono essere formulate in radice quando il percorso politico di un leader di partito presenta una sua linearità che in questo caso è davvero arduo poter sostenere, se non in direzione opposta rispetto a quella che egli vuole prospettare negli ultimi tempi.

Adinolfi, all’evidente fine di zittirmi, minaccia querele nei confronti del sottoscritto che, nell’esercizio dei basilari diritti democratici, si limita a riportare suoi passaggi testuali scritti rilevando le incoerenze anche sopra evidenziate, mentre dovrebbe querelare idealmente se stesso per tali incoerenze ed essere consapevole che per un politico la coerenza nelle sue posizioni rappresenta una seconda carta d’identità che fatalmente incide nella valutazione sulla sua affidabilità.

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale Comitato NO194 e omonima associazione (no194.org)

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PER UN CATTOLICO NON CI POSSONO ESSERE DUBBI AL VOTO TRA FORZA NUOVA E L’ULTRALAICISTA CASAPOUND

Che l’offensiva legislativa laicista sia frutto di una politica di sinistra, più o meno radicale, è pacifico, per esserne consapevoli è sufficiente avere presente chi ha approvato nella legislatura uscente il ddl Cirinnà, la cosiddetta legge Buona Scuola, che ha introdotto nei programmi scolastici la teoria del gender, e quella sul fine Vita.

Sto parlando del Pd, con l’ausilio della componente oggi confluita in Liberi e Uguali, e del Movimento 5 Stelle, che quando ha votato contro su tali testi normativi non ha certo adottato questa posizione per ragioni filo-cattoliche, ma al contrario per un suo laicismo ancor più netto, ricordo che la prima delle leggi sopra citate ha avuto il voto contrario dei grillini a seguito dello stralcio dell’art. 5 sulla step child adoption.

Che l’area moderata si divida tra collaborazionisti sedicenti cattolici come gli alfaniani, che queste leggi le hanno pure votate, e indifferenti è noto, in quell’ambito non si ravvisano certo difensori appassionati dei nostri valori.

All’interno di essa si può al limite cercare di individuare quali forze politiche una volta al governo si asterrebbero dal completare il processo legislativo laicista di cui sopra occupandosi di altro.

Quanto all’area cultural-politica più decentrata, meno conosciuta dall’opinione pubblica, nel suo ambito occorre effettuare profonde distinzioni onde non incorrere in clamorosi errori.

Se Forza Nuova, e lo sottolinea un cattolico liberale come il sottoscritto, è l’unico partito antiabortista del quadro politico nazionale, tanto che il primo dei suoi 8 punti fondativi stesi nel settembre del 1997 all’atto della sua costituzione è rappresentato dall’abrogazione delle leggi abortiste, a cui si deve aggiungere una ferma opposizione alle recenti leggi dianzi menzionate esercitata in ossequio ad una consolidata e militante politica di difesa della Vita, della famiglia tradizionale e dell’educazione cattolica evocata in quegli stessi punti fondativi, valutazioni pressochè opposte debbono essere formulate per CasaPound.

Questa formazione, in modo trasparente e senza per nulla voler mistificare le proprie posizioni a differenza di altri, è esplicitamente a favore della legge 194, dell’eutanasia, delle unioni civili.

Anche in questa recente intervista Simone Di Stefano, portavoce del movimento, ribadisce che «chi vuole abortire deve poterlo fare in strutture pubbliche e gratis»

www.corriere.it/politica/17_novembre_15/casapound-di-stefano-fascisti-picco-ascolti-tv-ad11f0d8-ca3c-11e7-bae0-69536c65a470.shtml

Nel link sottostante il leader Gianluca Iannone, esponendo la linea ufficiale di Cpi, afferma che «l’eutanasia dovrebbe essere un diritto e non un delitto», sottolineando la necessità «di una legge che attribuisca diritti e doveri alle coppie di fatto, anche omosessuali»

http://espresso.repubblica.it/palazzo/2012/02/08/news/roma-casapound-spiazza-tutti-1.40175

Costoro si definiscono fascisti del terzo millennio e sovranisti.

Ricordo, anzitutto, che il Partito Nazional Fascista nacque dalla fusione tra i socialisti-nazionalisti e i nazionalisti-tradizionalisti, l’elemento nazionalista unì realtà rigorosamente di sinistra e di destra che sui valori cattolici erano radicalmente opposte.

Ecco che CasaPound culturalmente è lontana anni luce dalla seconda componente e se consideriamo la dottrina classica di quell’area ne è di fatto espressione monca.

Sotto il secondo aspetto, appare a mio avviso decisamente contraddittorio un sovranismo che difende una legge, la 194, che, secondo i dati ministeriali ufficiali, ha legalizzato lo sterminio di 6 milioni di nostri connazionali, incentivando quel fenomeno di de-italianizzazione demografica a cui gli ambienti laicisti-comunisti sostengono si debba ovviare favorendo il flusso migratorio e introducendo leggi come quella sullo Ius Soli, tanto osteggiati da CasaPound.

Antiabortisti e cattolici in generale attenzione, non votate l’opposto rispetto a ciò in cui vi identificate.

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale Comitato NO194 e omonima associazione (no194.org)

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