Category “Novità”

Conferenza: “ABORTO: ETERNA TRAGEDIA E NUOVO REFERENDUM”

Locandina Conferenza 21.3.2014

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IL CORTEO NAZIONALE DI NO194 PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA LEGGE ( MILANO , 12-4-2014 ) E LA SIGNIFICATIVA PARTECIPAZIONE DA PROTAGONISTA DEL MPV ALLA MARCIA PER LA VITA

Sabato 12-4-2014 si svolgerà a Milano , dalle ore 15 alle ore 18 , la nostra manifestazione nazionale , un corteo che percorrerà il pieno centro della città meneghina , partirà da piazzale Cadorna ( stazione di metropolitana , linee 1 e 2 ) con arrivo in piazza Medaglie d‘Oro , seguendo il percorso foro Buonaparte , largo Cairoli , via Cusani , via Broletto , piazza Cordusio, via Orefici , via Mazzini ( a lambire Piazza Duomo ) , piazza Missori , corso di Porta Romana ( stazione di metropolitana , linea 3 ) .

Il titolo della manifestazione è ” NO194 per l’abrogazione referendaria della legge 194 ” .

Una manifestazione dinamica che si affianca ai tanti sit-in mensili che caratterizzano la nostra attività , dalle 9 ore di preghiera su base regionale all’esterno degli ospedali il primo sabato dei mesi dispari , alle adorazioni eucaristiche il primo sabato dei mesi pari ( si vedano le sedi su www.no194.org ) .

Una scelta obbligata alla luce dei nostri oltre 20 000 iscritti e del grosso successo raccolto da queste iniziative .

Questa manifestazione , che contribuirà ad un’ulteriore crescita di NO194 , non rappresenta :

-una scelta originale , se è vero che i primi cortei risalgono alla notte dei tempi , tanto che nessuno tra i nostri contemporanei può vantare di detenere la primogenitura della formula ;

-una sfida verso la nostra controparte , giacché , a mio modesto avviso , è di tutta evidenza che i difensori della 194 potrebbero organizzare , ad esempio nel centro di Roma , una manifestazione analoga radunando un milione di persone ( cifra in grado di far impallidire i numeri di qualsiasi corteo pro life , anche generico ) , vista la ben maggiore vocazione piazzaiola di quell’area politico-culturale ;

-il fine della nostra azione , bensì uno strumento di propaganda della nostra operazione referendaria , il che rende questo evento , al pari di tutti quelli che organizziamo , di portata , significato e matrice assolutamente inequivocabili , concepito in vista di un‘iniziativa concreta, addirittura ben definita dal punto di vista legislativo e costituzionale , nell’assoluta consapevolezza che una legge è fondamentale anche nel determinare l‘orientamento culturale della collettività e che la sua abrogazione non può essere realizzata mediante manifestazioni di piazza .

Qualche nostro isolato iscritto mi ha chiesto di presentare questo evento in modo sfumato , al fine di renderlo più appetibile , ma preferiamo avere partecipanti selezionati dalle idee , in nome della trasparenza , una manifestazione non è una gabbia con cui intrappolare persone nell’ambiguità .

Chi ha paura di scelte chiare e non conformi al pensiero ufficiale , nelle sua diverse sfumature favorevoli alla 194 , quel sabato può dedicarsi ad altro senza problemi .

Vi attendo , dunque , il più numerosi possibile , ma nella consapevolezza che la nostra forza prescinde dai numeri ( se non da quelli strettamente legati ad un incombente referendario ) ed è identificabile in quella concretezza , che sfugge ad ogni interpretazione ,  e nella nostra compattezza , trasparenza ed identità .

Ben altri numeri , stante l’ampiezza della sua matrice , può vantare la Marcia per la Vita , evento che si svolgerà nel centro capitolino nelle prossime settimane , anche se la prima edizione a Desenzano del 2011 registrò 300 presenze (dato confermato pressoché unanimemente dalla stampa) e nessuno come il sottoscritto lo può affermare con certezza , avendo avvicinato in quell’occasione personalmente tutti i partecipanti per raccogliere le adesioni al nostro comitato ( ad oggi oltre 20 000 ).

Per tale motivo è tutt’altro che sgradito l’invito alla manifestazione di quest’anno , un invito che si può evincere dal documento di cui sotto :

https://dub124.mail.live.com/default.aspx?id=64855#n=416399578&fid=1&pdir=NextPage&paid=52df6256-8745-11e3-b9bc-001e0bcc07ec&pad=2014-01-27T11%3A22%3A42.267Z&pidx=9&mid=42b05fa9-847f-11e3-8480-002264c1d6ee&fv=1

Ed un invito , peraltro , con diverse limitazioni , se è vero che :

-ci è stato impedito sin dalla prima edizione di intervenire al convegno ( della durata di 4 ore ) anche solo per 5 minuti ;

-ci è stata bandita l’esibizione di croci ritenute vistose ;

-siamo stati invitati a pagare per poter apporre un banchetto per la raccolta delle adesioni all’esterno del convegno di quest’anno .

Lo sveglissimo di turno potrà motivare questa scelta ( del tutto legittima , ciascuno segue la propria linea ed il proprio indirizzo , anche imponendo costi ) come giustificata da ragioni personali , addebitandomi chissà quali colpe .

La mia unica colpa è stata quella di aver dichiarato da subito , quindi sin dal 2011 , che questo evento , che riesce oggi a riunire sino a 20 000 persone in nome del genericissimo concetto di difesa della Vita , non aveva una connotazione abrogazionista , se è vero che colui che da più parti è stato indicato come l’artefice della Marcia aveva pubblicamente dichiarato come la legge che disciplina l’aborto non assume una rilevanza centrale nel tema ( si legga l’intervista http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2049 ) rispetto all’atteggiamento culturale di un paese , negando l’importanza culturale che una legge in sé riveste .

Abbiamo anche aggiunto che già alla seconda edizione del 2012 , la prima molto partecipata , illustri e invitati partecipanti ( il sindaco e on. Alemanno , l’on. Lupi e il sen. Gasparri ) avevano dichiarato che la 194 andava pienamente applicata , mediante il potenziamento dei consultori familiari .

Schiumando bile , qualcuno , senza peraltro riuscire ad opporre alcuna argomentazione razionale alla prima eccezione , stante il contenuto inequivocabile di quell’intervista , dichiarò che costoro erano sostanzialmente degli infiltrati , non rappresentavano l’ufficialità dell’evento .

Lo scorso anno a gennaio , in una lodevole intervista , la portavoce della Marcia sostenne che gli organizzatori della stessa non rappresentavano un movimento , ma lavoravano per un evento di un giorno al fine di dare spazio a tutte le anime del pro life nazionale , rivendicando , nel contempo , la matrice abrogazionista del medesimo ( si veda http://www.corrispondenzaromana.it/marcia-per-la-vita-2013-intervista-a-virginia-coda-nunziante/  ) .

Di qui la speranza , sia pur intrisa di diffidenza , di una svolta nella matrice della manifestazione .

Ecco che lo scorso anno , però , abbiamo visto sfilare alla Marcia le pettorine gialle del Movimento per la Vita, del tutto legittimamente impegnate a pubblicizzare la raccolta “ Uno di noi “, diretta a riconoscere diritti dell’embrione in una sede non solo profondamente laicista come quella comunitaria, ma pure incompetente a decidere sul diritto di aborto, decisione che spetta ai singoli Stati(http://it.radiovaticana.va/news/2013/05/12/campagna_nazionale_uno_di_noi_in_difesa_dellembrione_e_marcia_per/it1-691263) .

Il MPV , organizzazione che rispettiamo per la sua storia pur nella differenza profonda di posizioni , come noto , da tempo ribadisce , al pari dei parlamentari sopra citati , che la 194 va pienamente applicata mediante il potenziamento di consultori familiari ed ha abbandonato da oltre trent’anni ogni vocazione abrogazionista ( si veda http://no194.org/?m=201204   ) .

Se l’obiettivo è incrementare i partecipanti alla Marcia , il MPV , che ha appoggiato la radicale Bresso alle elezioni regionali piemontesi qualche anno fa contro il sia pur timido pro-life Cota , può offrire dei margini di miglioramento davvero notevoli , aprendo scenari di coinvolgimento molto ampi , che non escludono nessuno .

Infiltrati anche i militanti del MPV ?

No, la presenza delle pettorine gialle venne rivendicata con orgoglio dall’artefice citato(http://it.radiovaticana.va/news/2013/05/12/campagna_nazionale_uno_di_noi_in_difesa_dellembrione_e_marcia_per/it1-691263) .

E’ stata un’eccezione ?

Assolutamente no , quest’anno il Movimento per la Vita ha regolarmente suoi esponenti invitati al convegno ufficiale della manifestazione (si veda  http://www.marciaperlavita.it/marciaperlavita-evento/convegno-nazionale-per-la-vita/  ) .

Appare così evidente che se la Marcia è lodevolmente aperta a tutti ( un’occasione per tutti , imbavagliati o meno) , solo i partecipanti ufficiali, forse,  esprimono una linea unitaria, giuridicamente non pro life ma pro choice , quindi contraria all’abrogazione della legge ed alla responsabilità penale della donna e del medico protagonisti di un evento abortivo .

Sul tema non ci sono davvero terze vie , poiché una persona o nasce o non nasce : quindi si può essere a favore o del diritto di scelta della madre o del diritto di nascita del figlio [ l’unico caso intermedio , aborto nell’ipotesi di grave pericolo di vita della donna che porti a termine la gravidanza , è già risolto in radice dall’incostituzionalità radicale dichiarata dalla Consulta nel 1981 di un quesito abrogativo che si estenda ad esso , per palese violazione dell’art. 32 della cost. ( diritto alla salute ) ed era già ammissibile prima dell’entrata in vigore della 194 , stante la vigenza dell’art. 54 c.p. (stato di necessità) a favore della gestante e del medico ] .

Il pro life che viene affermato , quindi , forse è filosofico , poetico e metafisico , non giuridico e concreto .

Non a caso l’artefice citato è stato candidato alle elezioni politiche del 2008 nelle lista “ Aborto ? No , grazie “ di Giuliano Ferrara , il quale ultimo ha più volte dichiarato che la 194 non va abrogata in quanto essa ha sconfitto la piaga dell’aborto clandestino ( si veda  http://no194.org/?p=417   ) .

Nel momento in cui la Marcia vuole dar lodevolmente spazio a tutti , dai difensori della legge agli abrogazionisti , non può trasmettere messaggi univoci ( “ In difesa della vita senza compromessi “  , come recita il sottotitolo ufficiale dell’evento ) senza cadere in una contraddizione di fondo oggettiva e della quale i terzi rispetto agli interessati dovrebbero opportunamente prendere atto , senza raccontare storielle agli altri ed a se stessi .

Non si può rappresentare tutti e tutto , come insegna la parabola politica del non a caso extraparlamentare Fini che , nel suo spaziare a 360° con dichiarazioni riconducibili a qualsiasi area politica , affermava che oggigiorno contano i leaders e non gli ideali .

E talvolta è bene ammettere di non aver ben compreso, senza scagliarsi contro coloro che cercano di far capire l’errore di analisi nel quale si è incorsi, dimostrando tale errore con il corredo di un’inequivocabile e inattaccabile documentazione, come quella allegata al presente testo .

A costoro non rimane altro che schiumare rabbia senza alcuna argomentazione razionale o censurare , destino che riguarderà anche il presente pezzo .

Tanto ciò è vero che , ad esempio , la nostra 9 ore viene ignorata da tutti i siti ufficiali di area , ad eccezione di uno , che ha però cura di non indicare il comitato organizzatore , quasi che il comunicato che riceve provenisse da Marte , al punto che l’evento ( e persino il referendum ) pare organizzato dal sito stesso , si veda :

-per il 1-3-14 : http://www.notizieprovita.it/attivita/9-ore-di-preghiera/

-per la precedente edizione del 4-1-14 : http://www.notizieprovita.it/notizie-dallitalia/9-ore-di-preghiera-per-bambini-abortiti/

Anche per questo iscrivetevi al nostro comitato tramite il sito www.no194.org .

Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194

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LA 9 ORE PER LA VITA DI NO194 DI SABATO 1 MARZO 2014 : IN TUTTE LE REGIONI PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA L. 194 , IN ATTESA DELLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI MILANO DEL 12 APRILE 2014

Sabato 1-3-2014 , come ogni primo sabato di mese dispari , si è svolgerà dalle ore 9 alle 18 la nostra 9 ore di preghiera , evento a sostegno dell’iniziativa referendaria di NO194 , diretta all’abrogazione della omonima legge e che ha necessariamente presupposto la creazione di un organismo apposito come il nostro comitato , in assenza dell’apporto ( presente in tutte le consultazioni analoghe svoltesi nel nostro paese ) dei partiti politici , delle loro strutture , dei loro media e della loro imponente disponibilità economica .

Parallelamente alla capillare diffusione di tale organismo , l’evento si è esteso su base regionale , sino a coprire tutto il territorio nazionale .

In particolare , la 9 ore si terrà nei seguenti luoghi e presso le strutture sanitarie sottostanti :

Aosta ( Beauregard , via Vaccari 5 )

Torino ( S. Anna , via Ventimiglia 3 )

Genova ( S. Martino , via F.S. Mosso )     

Milano ( Niguarda , piazza Ospedale Maggiore 3 )

Trento ( Santa Chiara , largo Medaglie d’Oro 9 )

Vicenza ( S. Bortolo , via Rodolfi 37 )

Trieste ( Burlo Garofolo , via Istria 65 )

Piacenza ( Guglielmo da Saliceto , via Taverna 49 )

Firenze ( A. O. Careggi , largo Brambilla 3 )

Perugia ( S. Maria della Misericordia detto “ Silvestrini “ , loc. S. Andrea delle Fratte )

Ancona ( Salesi , via Corridoni 11 )

Roma ( S. Giovanni-Addolorata , via dell’Amba Aradam 9 , ore 9-12 )

Campobasso ( Cardarelli , contrada Tappino )

Teramo ( Mazzini , piazza Italia 1 )

Caserta ( S. Anna , via Roma 124 )

Potenza ( S. Carlo , via Polito Petrone snc )

Foggia ( Riuniti , via Luigi Pinto 1 )

Cosenza ( Annunziata , via Migliori 5 )

Catania ( Garibaldi Nesima , via Palermo 636 )

Cagliari ( Brotzu , piazzale Ricchi 1 )

La manifestazione in oggetto non riunisce le mille anime del pro life nazionale , ma coinvolge una sola tra di esse , quella abrogazionista .

Un abrogazionismo fondato su un obiettivo concreto , per quanto impegnativo , e non su mere disquisizioni dottrinarie , giuridiche ( tanto più stucchevoli se proposte da informatici , religiosi , chirurghi , vistose pensionate e i loro amici ) o sociologiche che siano .

Ed un abrogazionismo attuale , nel senso che si esprime con un’azione in fase di svolgimento e non rinviata “ sine die “ , in attesa di quei tempi migliori che solo i grandi saggi riescono ad intravedere , in contrasto con gli stravolgimenti legislativi laicisti che stanno imperversando soprattutto nel nostro continente .

Il tutto in vista della nostra manifestazione nazionale del 12-4-2014 , che si terrà a Milano , con partenza alle ore 15 da piazzale Cadorna e che si snoderà lungo tutto il centro cittadino sino a piazza Medaglie d’oro .

Invito tutti ad iscriversi a NO194 tramite il nostro sito www.no194.org , nonché a partecipare alla nostre 9 ore locali ed al nostro corteo nazionale .

Avv. Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194 (www.no194.org)

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LA 9 ORE PER LA VITA DI NO194 DI SABATO 4 GENNAIO 2014 : UNA PRESENZA IN TUTTE LE REGIONI PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA L. 194

Sabato 4-1-2014 , come ogni primo sabato di mese dispari , si è svolge dalle ore 9 alle 18 la nostra 9 ore di preghiera , evento a sostegno della iniziativa referendaria di NO194 , diretta all’abrogazione della omonima legge .

Iniziativa che , a differenze di tutte le consultazioni analoghe svoltesi nel nostro paese sino ad oggi , ha necessariamente presupposto la creazione di un organismo apposito come il nostro comitato , in assenza dell’apporto di partiti politici , delle loro strutture , dei loro media e della loro imponente disponibilità economica .

Ed un’iniziativa che , alla luce del successo raccolto ad oggi ed in linea con la sua capillare diffusione , si è estesa su base regionale , sino a coprire quasi tutto il territorio nazionale , nessuna regione esclusa .

In particolare , la 9 ore si terrà nei seguenti luoghi e presso le strutture sanitarie sottostanti :

Aosta ( Beauregard , via Vaccari 5 )

Torino ( S. Anna , via Ventimiglia 3 )

Genova ( S. Martino , viale Benedetto XV )     

Milano ( Niguarda , piazza Ospedale Maggiore 3 )

Trento ( Santa Chiara , largo Medaglie d’Oro 9 )

Vicenza ( S. Bortolo , via Rodolfi 37 )

Trieste ( Burlo Garofolo , via Istria 65 )

Piacenza ( Guglielmo da Saliceto , angolo cantone del Cristo 2/via Campagna )

Firenze ( A. O. Careggi , largo Brambilla 3 )

Perugia ( S. Maria della Misericordia detto “ Silvestrini “ , loc. S. Andrea delle Fratte )

Ancona ( Riuniti , via Conca 71 )

Roma ( S. Giovanni-Addolorata , via dell’Amba Aradam 9 , ore 9-14 ) )

Campobasso ( Cardarelli , contrada Tappino )

Pescara ( Civile , via Fonte Romana 8 , ore 15-18 ) e Teramo ( Mazzini , piazza Italia 1 )

Caserta ( S. Anna , via Roma 124 )

Potenza ( S. Carlo , via Polito Petrone snc )

Foggia ( Riuniti , via Luigi Pinto 1 )

Cosenza ( Annunziata , via Migliori 5 )

Catania ( Garibaldi Nesima , via Palermo 636 )

Cagliari ( Brotzu , piazzale Ricchi 1 )

Non manifestiamo , pacificamente come nostro stile e come doveroso , sui diritti dell’embrione o sugli uteri in affitto , temi cari al moderatismo che nega la centralità , anche culturale , della 194 , ma ci rivolgiamo al cuore del problema .

Una differenza di impostazione che , fermo restando il sacrosanto e rispettabile diritto di chiunque di avere un’opinione e una linea diversa in materia , è evidente per chiunque , salvi i casi intellettivamente più preoccupanti .

L’evento non è occasione di business , il pro life affaristico è avulso dalle nostre finalità .

La preghiera è strumento che si collega alla connotazione intrinsecamente spirituale di una battaglia come la nostra , a difesa della Vita , per quanto la nostra iniziativa sia civica , a difesa del diritto di nascita e quindi dei diritti vitali dei più deboli , e si fondi su argomentazioni essenzialmente razional-giuridiche , per quanto perfettamente conformi ai dettami della dottrina cattolica .

Nella davvero denegata ed improbabile ipotesi che soggetti legati alle lobbies economiche abortiste e/o all’estremismo neocomunista dovessero disturbare l’evento aggredendo i nostri partecipanti , ricordo per scrupolo e formazione professionale a tutti che nel nostro paese è vigente l’istituto della legittima difesa , che opera anche a favore degli antiabortisti e che consente di reagire qualora si sia costretti dalla necessità di contrapporsi ad un pericolo attuale di un’offesa ingiusta , sempreché la difesa sia proporzionata all’offesa .

Salva la scelta individuale di ciascuno , non ritengo inevitabile che coloro che manifestano a difesa di valori che abbiano una connotazione in qualche modo spiritual-religiosa e ritenuti politicamente non corretti debbano subire impavidi aggressioni fisiche .

Cito per tutti il recente caso argentino che Vi allego nei dettagli :

http://www.prolifenews.it/notizie-dal-mondo/san-juan-argentina-scenario-della-violenza-abortista/

Invito tutti ad iscriversi a NO194 tramite il nostro sito www.no194.org .

Buon anno .

Avv. Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194 (www.no194.org)

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ABORTO E FAMIGLIA : L’ABROGAZIONE DELLA L. 194 – ATTO FONDAMENTALE PER SALVARE LA NOSTRA SOCIETA‘

Il clima natalizio ci spinge a pensare con particolare intensità alla famiglia ed alla nascita .

1 ) Secondo una definizione molto utilizzata , la famiglia rappresenta la cellula fondamentale della nostra società .

Di fatto , le due figure genitoriali assumono un’importanza centrale nella vita di un individuo , sotto l’aspetto materiale , educativo ed affettivo .

La disgregazione della famiglia e la precarietà familiare non possono che produrre effetti pregiudizievoli su un figlio .

Del pari , il riconoscimento giuridico di figure alternative alla famiglia tradizionale a cui estendere l’istituto dell’adozione non può che trasmettere in colui che si trovi a crescere in esse una visione sminuita della connotazione potenzialmente riproduttiva della coppia genitoriale .

Concetti inattaccabili , se non ispirandosi a fanatismi ideologici tesi a deformare una realtà del tutto oggettiva .

La fase terminale della convivenza coniugale ( quindi relativa alla famiglia tradizionale , in particolare , fondata sul matrimonio , l’unica del resto che può adottare figli , in presenza di una convivenza almeno triennale , e quindi secondo molti l’unica che può essere realmente definita tradizionale ) non può essere sconosciuta a chi opera nel mio ambito professionale .

Alla pari di un medico , il legale si trova in tali fattispecie ad affrontare e gestire una patologia ( non fisica bensì familiare ) del tutto indipendente dal suo operato , ma a differenza del primo egli non può provare la soddisfazione di risolverla, giacché il solo tentativo di adoperarsi in tal senso con il cliente intenzionato a porre fine alla convivenza suscita la sua scontata indignazione , avendo egli esperito , quando si reca da un avvocato, ogni eventuale tentativo ritenuto necessario per salvare il matrimonio .

Considerando congiuntamente i due problemi soprevocati ( disgregazione e precarietà familiare da un lato e riconoscimento giuridico di figure alternative alla famiglia tradizionale legittimate all’adozione dall’altro ) e tenendo presente la mia esperienza professionale , credo di poter affermare che l’attacco fondamentale alla famiglia tradizionale ( sempre , in particolare , fondata sul matrimonio ) venga sferrato da coloro che tradiscono il coniuge o che si prodigano nella frequentazione sessuale di soggetti coniugati , spesso non tanto attratti dalle loro qualità ma dal desiderio di arrecare del male al proprio coniuge o ad altra persona del proprio sesso ed ai suoi figli .

Almeno nel 70 % delle separazioni , infatti , s’intravede sullo sfondo una terza se non una quarta persona .

Ricordo che tra i 9 milioni di maschi italiani che frequentano prostitute , i due terzi sembra siano coniugati ed un quinto conviventi .

Orbene , se è più facile criticare una normativa ( tanto più se diretta a superare le limitazioni circa le attribuzioni di un soggetto fisiologicamente diverso da noi , a prescindere dagli sconfinamenti per così dire culturali ) che rinunciare ai propri comodi ( in violazione pacifica di un comandamento , sia detto per i cattolici  ) , sarebbe forse opportuno in linea di princìpio manifestare ed esporsi contro quella normativa solo dopo aver fatto i conti con la propria coscienza .

In realtà , i tentativi di snaturare la concezione tradizionale del matrimonio , della famiglia e dell’adozione debbono coinvolgere tutti coloro che avvertono la necessità di salvare la natura essenziale della cellula fondamentale della società , auspicabilmente senza lasciarsi condizionare dalle inesattezze divulgate negli ultimi mesi circa i pericoli che l’entrata in vigore dell’incostituzionalissimo ed ultraideologico ddl Scalfarotto ( cosiddetta legge contro l’omofobia ) arrecherebbe alla libertà di opinione .

Una libertà costituzionalmente blindata dall’art. 21 della carta , al punto da rendere inapplicata da quasi 70 anni non una semplice legge ordinaria ( quale sarebbe tale decreto una volta entrato in vigore ) , ma addirittura una norma di carattere pure costituzionale ( la XII disposizione transitoria e finale ) che vieta la ricostituzione del partito fascista , qualora una condotta si limiti ad elogiare quel periodo o aspetti di quella ideologia senza trascendere in atti diretti alla costituzione di un’organizzazione antidemocratica .

Il quadro normativo non è certo mutato con la legge ( del resto meramente ordinaria ) Mancino , che dal 1993 ad oggi ha anzi favorito il pullulare di partiti non antifascisti al netto di rivendicazioni connotabili come razziste , creando paradossalmente a ciascuno dei problemi di visibilità .

2 ) Analogamente , debbono attivarsi tutti coloro che hanno a cuore non il diritto di un bambino di crescere in una famiglia in cui siano ben definite le figure genitoriali maschile e femminile , da riprodurre in un futuro nella sua costituenda famiglia , potenzialmente deputate pure alla procreazione , ma addirittura il suo stesso diritto di nascere , anche qualora abbiano beneficiato personalmente della vigenza di una normativa che ha legalizzato nel 1978 la soppressione del nostro simile più debole .

La consapevolezza di un proprio gravissimo errore ( che in uno stato civile avrebbe dovuto essere punito con una sanzione penale emessa al termine di un normale procedimento, ma che spesso è proprio figlio dell’assenza di quel precetto-divieto legislativo e della conseguente inconsapevolezza culturale del radicale disvalore sociale che esprime l’atto abortivo di per sè) e il profondo pentimento che ad essa consegue costituiscono talvolta la motivazione che spinge ad iscriversi al nostro comitato .

Un comitato nel quale , tra l’altro , si registra una presenza femminile sempre più forte e sempre più efficace , a smentire l‘autoassolutoria sindacalizzazione di genere , che tanto rende ridicolo l’uomo che tende a scaricare sull’altra parte del cielo tutte le colpe della società .

Non esiste un genere buono e uno cattivo , esistono condotte positive e negative , e le seconde, se gravi , vanno sanzionate , tanto più se a tutela del nostro prossimo ( di sesso maschile o femminile ) più debole (e a maggior ragione se al fine di salvaguardarne la nascita), al quale anzitutto uno Stato degno di questo nome deve garantire una tutela giuridica, senza preoccuparsi delle conseguenze che in termini di minor comodità tale tutela possa arrecare al soggetto che intende far subire la propria azione ad un suo simile , determinandone la soppressione .

Se non è sanzionabile chi attenta alla famiglia , lo deve essere chi sopprime e fa sopprimere il più debole tra gli esseri umani , il quale ultimo deve avere il diritto di nascere a prescindere dalla situazione familiare e dallo stato civile dei suoi genitori .

Che qualche estimatore della 194 guardi a quel bimbo nella mangiatoia riflettendo su tale concetto .

Per lottare con noi per l’abrogazione di tale legge per via referendaria ( l’unica praticabile ) aderite al comitato NO194 tramite il nostro sito www.no194.org .

Auguri a tutti .

Pietro Guerini – Presidente e portavoce nazionale NO194

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