PERCHE’ UNA KERMESSE PRO LIFE VIENE IGNORATA DAI MEDIA A PRESCINDERE DAL NUMERO DI PARTECIPANTI

Domenica sera , non avendo partecipato alla Marcia per la Vita , ho ascoltato i 7 tg nazionali per avere informazioni sull’evento , ma invano .

Non un solo secondo dedicato alla manifestazione .

In compenso abbiamo appreso che le gondole a Venezia da quel giorno non percorrono più il versante sinistro del canale ma quello destro .

E dire che i siti vicini all’organizzazione parlano di centinaia di migliaia di partecipanti e che persino il Pontefice ha interceduto per non far passare inosservata la kermesse , menzionandola durante l’Angelus .

Qualche affezionato al linguaggio degli anni della guerra fredda ha parlato di media di regime .

Certo , il pro life può non essere politicamente corretto , ma il nostro corteo del 12-4 (che replicherà sempre a Milano il 11-10-14 , con un’aggiuntiva versione casertana) , giornalisticamente considerato ben più radicale e con poche centinaia di partecipanti (i medesimi numeri raggiunti dalla prima edizione della Marcia) , ha ricevuto uno spazio maggiore , con diversi servizi (tra cui uno di oltre tre minuti sul Tg3 nazionale) , ancorché con un taglio assolutamente critico , come ovvio .

Per dare una risposta al quesito riportato nel titolo occorre avere contezza dell’alto grado di divisione del pro life ( se con questo termine molto ampio si considera quella realtà che condanna fermamente il fenomeno abortivo ) nazionale , da cui consegue l’inevitabile assenza di un qualsiasi messaggio discendente da una kermesse che lo riguardi , in quanto tale , per intero .

Una divisione fondata sulle idee , quindi che ha una sua nobiltà di fondo e anche una minima difficoltà di comprensione .

Per  fare una rapida carrellata , possiamo distinguere , sul terreno legislativo , le seguenti posizioni , secondo le quali la 194 :

a ) andrebbe difesa ( es. Giuliano Ferrara ) , in quanto ritenuta necessaria per sconfiggere la piaga dell’aborto clandestino ;

b ) sarebbe irrilevante , poiché in materia assumerebbe rilievo solo l’atteggiamento culturale di un paese ;

c ) sarebbe criticabile , ma con essa si dovrebbe convivere e dovrebbe essere pienamente applicata , mediante il potenziamento dei consultori familiari ;

d ) sarebbe parzialmente da abrogare , dovendosi distinguere tra aborti ed aborti , alcuni , ad esempio , libertari , altri umanitari ;

e ) andrebbe abrogata , convincendo il parlamento a procedere in tal senso , marcia dopo marcia ;

f ) dovrebbe essere abrogata dal popolo , per via referendaria ( è la nostra posizione , quella del comitato no194 , che ho costituito con quest’unico obiettivo e che raccoglie più di 20 000 aderenti ) ;

g ) potrebbe essere abrogata anche per via referendaria , ma mediante quesiti già dichiarati incostituzionali dalla consulta nel 1981 .

A queste sette categorie occorre aggiungerne altre quattro , anche trasversali , composte da coloro :

h ) che sul tema sono agnostici , non si pongono alcun problema , l’importante è che si parli di Vita ;

i ) che non comprendono le distinzioni di cui sopra , tra cui spiccano sedicenti acculturati , iscritti nell’inesistente albo degli intellettuali , che forse tanto nella loro esistenza hanno letto , ma probabilmente molto meno hanno capito ;

l ) che si comportano come gli struzzi , intuiscono differenti visioni , ma esse andrebbero ipocritamente taciute in nome di un’inesistente unità dei pro life e chi prende atto di tali distinzioni è un attentatore a tale fittizia unità ( se il Movimento per la Vita non è più abrogazionista da 33 anni non è colpa o merito di nessuno esterno a quell’organizzazione ) ;

m ) che queste differenti posizioni  le comprendono benissimo , ma considerano tutti gli interpreti delle stesse idioti, rispetto alle proprie straordinarie capacità intellettive .

In questo quadro , nessuna kermesse ( per quanto ben organizzata come la Marcia , che si svolge in un fantastico scenario ) può fare notizia , in quanto inevitabilmente insignificante , al di là della comprensibile e positiva condivisione di un evento che riunisce i partecipanti .

Qual è la posizione di fondo che si intende proclamare con la manifestazione in oggetto ?

Nessuna , quale conseguenza della pacifica circostanza che gli orientamenti sopra esposti non sono riconducibili ad unità .

A maggior ragione inesistente è l’obiettivo concreto che si vuole conseguire .

Una maggiore omogeneità , visti i relatori , si è plausibilmente raggiunta nel dibattito ufficiale a margine della Marcia .

Del resto e senza alcun riferimento personale , sarà un caso ma quando occorre organizzare e fare coreografia i più radicali ( o meno moderati ) sono ben presenti , quando si tratta di parlare no .

In realtà , nel nostro paese chi vuole agire concretamente contro l’aborto ha due vie , alternative o congiunte :

A ) svolgere attività di volontariato ;

B ) aderire ad un’iniziativa concreta ( tramite il sito www.no194.org ) come la nostra, per abrogare per via referendaria la legge 194 , che ha legalizzato l’interruzione volontaria di gravidanza in Italia .

Un’iniziativa con una potenziale , oggettiva efficacia sul piano normativo e , ancor prima , con una forte portata culturale , conseguente all’inevitabile dibattito nel paese legato alla consultazione .

Noi un obiettivo concreto almeno ad una parte di quel popolo lo diamo e lo possiamo dare .

Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194

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LA 9 ORE PER LA VITA DI NO194 DI SABATO 3 MAGGIO 2014 : IN TUTTE LE REGIONI PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA L. 194 , IN ATTESA DEL SECONDO CORTEO NAZIONALE DI MILANO E CASERTA DEL 11 OTTOBRE 2014

Sabato 3-5-2014 , come ogni primo sabato di mese dispari , si è svolgerà dalle ore 9 alle 18 la nostra 9 ore di preghiera , la quale , parallelamente alla capillare diffusione del nostro comitato , si è estesa su base regionale , sino a coprire tutto il territorio nazionale .

In particolare , la 9 ore si terrà nei seguenti luoghi e all’esterno delle strutture sanitarie sottostanti :

Aosta ( Beauregard , via Vaccari 5 )

Torino ( S. Anna , via Ventimiglia 3 )

Genova ( S. Martino , viale Benedetto XV , angolo via De Toni )     

Milano ( Niguarda , piazza Ospedale Maggiore 3 )

Trento ( Santa Chiara , largo Medaglie d’Oro 9 )

Vicenza ( S. Bortolo , via Rodolfi 37 )

Trieste ( Burlo Garofolo , via Istria 65 )

Piacenza ( Guglielmo da Saliceto , via Taverna 49 )

Firenze ( A. O. Careggi , largo Brambilla 3 )

Perugia ( S. Maria della Misericordia detto “ Silvestrini “ , loc. S. Andrea delle Fratte )

Ancona ( Salesi , via Corridoni 11 )

Roma ( S. Giovanni-Addolorata , via dell’Amba Aradam 9 , ore 9-12 )

Campobasso ( Cardarelli , contrada Tappino )

Teramo ( Mazzini , piazza Italia 1 )

Caserta ( S. Anna , via Roma 124 )

Potenza ( S. Carlo , via Polito Petrone snc )

Foggia ( Riuniti , via Luigi Pinto 1 )

Cosenza ( Annunziata , via Migliori 5 )

Noto ( Sr ) [ Trigona , via dei Mille 98 ]                                 

Cagliari ( Brotzu , piazzale Ricchi 1 )

Il tutto in vista del nostro secondo corteo nazionale , che il 11-10-14 si terrà a Milano ( con partenza alle ore 15 da piazzale Cadorna e che si snoderà lungo tutto il centro cittadino sino a piazza Medaglie d’oro , seguendo lo stesso percorso della prima fortunata edizione del 12-4 u.s ) e , in contemporanea , a Caserta .

Eventi con i quali il nostro comitato intende anche promuovere la propria iniziativa referendaria , diretta all’abrogazione della legge 194 e che ha necessariamente presupposto la creazione di un organismo apposito , in assenza dell’apporto ( presente in tutte le consultazioni analoghe svoltesi nel nostro paese ) dei partiti politici , delle loro strutture , dei loro media e della loro imponente disponibilità economica .

Un’iniziativa, che esprime una linea abrogazionista , la quale rappresenta di fatto un discrimine radicale e tutt’altro che simbolico con il rimanente mondo cosiddetto pro life , che chiede la piena applicazione della 194 ( mediante il potenziamento dei consultori familiari ) o ne nega la rilevanza o distingue tra abortismo libertario ed umanitario o si limita a criticare la legge alimentando il mito della sua intoccabilità .

Netta distinzione, questa, alla quale dobbiamo i nostri oltre 20 000 iscritti ( che contrastano con le poche adesioni raccolte dalle realtà di area sorte nell’ultimo decennio e con la crisi che ha travolto il vecchio pro life nazionale ) , da affermarsi anche nel rispetto del patto stipulato con coloro che hanno aderito alla nostra organizzazione mediante la sottoscrizione di uno specifico modulo fondato su un manifesto e sui princìpi che abbiamo esposto in apertura del nostro corteo del 12-10-14 , si veda al riguardo  http://www.youtube.com/watch?v=taiw8p_I3Rk

Naturalmente siamo aperti alla collaborazione con chi ci vorrà aiutare nella nostra operazione referendaria ( che trova ineludibilmente come interlocutori 50 milioni di elettori italiani , solo un duemillesimo dei quali appartenenti alla cosiddetta area pro life , che , in termini di iscrizioni , ci appartiene peraltro al 90% ) e per ogni attività di volontariato svolta indirettamente a vantaggio del concepito .

Invito tutti ad iscriversi al comitato NO194 tramite il nostro sito www.no194.org , nonché a partecipare alla nostre 9 ore locali e , sin d’ora , al nostro corteo nazionale di ottobre .

 

Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194 (www.no194.org)

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IL CORTEO NAZIONALE DI NO194 PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA LEGGE ( MILANO , 12-4-2014 ) : PARTECIPAZIONE ED INFORMAZIONE

Ringraziamo le diverse centinaia di persone che sabato 12-4-2014 hanno partecipato in pieno centro a Milano alla nostra manifestazione nazionale a esplicito favore dell’abrogazione referendaria della L. 194 , la prima del nostro comitato unitaria , non solo di preghiera e dinamica .

Tale evento ha , anzitutto , rappresentato per noi un’importante occasione di crescita ed ha posto le basi per un incremento ulteriore del seguito già consistente che stiamo raccogliendo nel paese .

La risposta è stata più che buona , anche se fatalmente il numero 0 di una manifestazione rappresenta soprattutto la premessa per una maggiore partecipazione futura , come avvenuto per altri analoghi eventi dell’area cosiddetta pro life .

Di questa giornata mi rimarranno impresse a lungo , forse per sempre , due espressioni .

1 ) Anzitutto , quella di diffuso stupore ( una sensazione che mi è stata confermata da molti ) della popolazione meneghina , che cercava di identificarci dopo aver assistito sul proprio suolo a qualche centinaio di manifestazioni culturalmente e politicamente collocabili in una precisa area , che sull’unico tema che ci interessa direttamente ( quello dell’aborto ) è su posizioni radicalmente opposte rispetto alle nostre .

2 ) Il senso di smarrimento della giornalista di Rai Tre , una volta che mi sono presentato come presidente e fondatore del comitato , invitandola a rivolgere a me domande di carattere tecnico che indirizzava a nostri partecipanti , con la compartecipazione di un’attivista femminista che interveniva a chiosare le dichiarazioni degli stessi .

Un atteggiamento che , come spettatore televisivo , mi ha ricordato quello di Giovanni Floris o di Lilly Gruber quando i rispettivi programmi sfuggono al copione prefigurato e , quindi , occorre chiamare la pubblicità , impallare la telecamera o alzare la manina ed emettere strani suoni gutturali per togliere la parola all’avversario politico .

Chiacchiere ?

No , è tutto documentato .

Ecco che , nel servizio andato in onda sul Tg3 nazionale delle 14,20 del 13-4-14 , al nostro simpatizzante la femminista complice contesta che nel vigore della 194 sarebbe diminuito il numero di aborti e lui, colto di sorpresa, non sa come replicare :

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-674bd0d7-ad49-4a85-b659-6ccd9d5d6620-tg3.html#p=0 ( video da 10’04” a 12’23” TG3 13-4-14 ore 14,20 )

La risposta all’obiezione , come si può riscontrare sotto , era già contenuta nel mio discorso inaugurale dell’evento , resa udibile a tutti con microfono e megafono , ma la giornalista ben si è guardata dal rivolgersi al sottoscritto :

http://www.youtube.com/watch?v=taiw8p_I3Rk

Passando al giornalismo scritto , cinque giorni prima del corteo rilascio , dopo essere stato contattato , mediante scambio di mail un’intervista ad una giornalista de “ Il Fatto quotidiano ” , caratterizzata da 6 domande .

Ma il sito ed il cartaceo non la riportano , in quanto la cronista mi comunica spontaneamente una settimana dopo e senza essere interpellata che sono intervenuti non precisati “problemi tecnici“ .

Problemi che non hanno impedito il giorno precedente la pubblicazione del seguente servizio :

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/04/12/milano-corteo-degli-ultracattolici-renzi-non-fare-leggi-a-favore-degli-omosessuali/

Come si vede , in esso viene fatta un’insalata russa di argomenti , dalla cui trattazione si evincerebbe la natura cattolico-talebana dei partecipanti .

Meglio non affrontare l’argomento aborto e legge .

Del resto , le problematiche legate alla comunicazione sono note .

Trovare una controparte effettiva , dopo oltre un trentennio di contrapposizioni di facciata tra abortisti e falsi antiabortisti uniti nel sacro rispetto della 194 , può creare qualche complicazione in più .

Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194

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Conferenza: “ABORTO: ETERNA TRAGEDIA E NUOVO REFERENDUM”

Locandina Conferenza 21.3.2014

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IL CORTEO NAZIONALE DI NO194 PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA LEGGE ( MILANO , 12-4-2014 ) E LA SIGNIFICATIVA PARTECIPAZIONE DA PROTAGONISTA DEL MPV ALLA MARCIA PER LA VITA

Sabato 12-4-2014 si svolgerà a Milano , dalle ore 15 alle ore 18 , la nostra manifestazione nazionale , un corteo che percorrerà il pieno centro della città meneghina , partirà da piazzale Cadorna ( stazione di metropolitana , linee 1 e 2 ) con arrivo in piazza Medaglie d‘Oro , seguendo il percorso foro Buonaparte , largo Cairoli , via Cusani , via Broletto , piazza Cordusio, via Orefici , via Mazzini ( a lambire Piazza Duomo ) , piazza Missori , corso di Porta Romana ( stazione di metropolitana , linea 3 ) .

Il titolo della manifestazione è ” NO194 per l’abrogazione referendaria della legge 194 ” .

Una manifestazione dinamica che si affianca ai tanti sit-in mensili che caratterizzano la nostra attività , dalle 9 ore di preghiera su base regionale all’esterno degli ospedali il primo sabato dei mesi dispari , alle adorazioni eucaristiche il primo sabato dei mesi pari ( si vedano le sedi su www.no194.org ) .

Una scelta obbligata alla luce dei nostri oltre 20 000 iscritti e del grosso successo raccolto da queste iniziative .

Questa manifestazione , che contribuirà ad un’ulteriore crescita di NO194 , non rappresenta :

-una scelta originale , se è vero che i primi cortei risalgono alla notte dei tempi , tanto che nessuno tra i nostri contemporanei può vantare di detenere la primogenitura della formula ;

-una sfida verso la nostra controparte , giacché , a mio modesto avviso , è di tutta evidenza che i difensori della 194 potrebbero organizzare , ad esempio nel centro di Roma , una manifestazione analoga radunando un milione di persone ( cifra in grado di far impallidire i numeri di qualsiasi corteo pro life , anche generico ) , vista la ben maggiore vocazione piazzaiola di quell’area politico-culturale ;

-il fine della nostra azione , bensì uno strumento di propaganda della nostra operazione referendaria , il che rende questo evento , al pari di tutti quelli che organizziamo , di portata , significato e matrice assolutamente inequivocabili , concepito in vista di un‘iniziativa concreta, addirittura ben definita dal punto di vista legislativo e costituzionale , nell’assoluta consapevolezza che una legge è fondamentale anche nel determinare l‘orientamento culturale della collettività e che la sua abrogazione non può essere realizzata mediante manifestazioni di piazza .

Qualche nostro isolato iscritto mi ha chiesto di presentare questo evento in modo sfumato , al fine di renderlo più appetibile , ma preferiamo avere partecipanti selezionati dalle idee , in nome della trasparenza , una manifestazione non è una gabbia con cui intrappolare persone nell’ambiguità .

Chi ha paura di scelte chiare e non conformi al pensiero ufficiale , nelle sua diverse sfumature favorevoli alla 194 , quel sabato può dedicarsi ad altro senza problemi .

Vi attendo , dunque , il più numerosi possibile , ma nella consapevolezza che la nostra forza prescinde dai numeri ( se non da quelli strettamente legati ad un incombente referendario ) ed è identificabile in quella concretezza , che sfugge ad ogni interpretazione ,  e nella nostra compattezza , trasparenza ed identità .

Ben altri numeri , stante l’ampiezza della sua matrice , può vantare la Marcia per la Vita , evento che si svolgerà nel centro capitolino nelle prossime settimane , anche se la prima edizione a Desenzano del 2011 registrò 300 presenze (dato confermato pressoché unanimemente dalla stampa) e nessuno come il sottoscritto lo può affermare con certezza , avendo avvicinato in quell’occasione personalmente tutti i partecipanti per raccogliere le adesioni al nostro comitato ( ad oggi oltre 20 000 ).

Per tale motivo è tutt’altro che sgradito l’invito alla manifestazione di quest’anno , un invito che si può evincere dal documento di cui sotto :

https://dub124.mail.live.com/default.aspx?id=64855#n=416399578&fid=1&pdir=NextPage&paid=52df6256-8745-11e3-b9bc-001e0bcc07ec&pad=2014-01-27T11%3A22%3A42.267Z&pidx=9&mid=42b05fa9-847f-11e3-8480-002264c1d6ee&fv=1

Ed un invito , peraltro , con diverse limitazioni , se è vero che :

-ci è stato impedito sin dalla prima edizione di intervenire al convegno ( della durata di 4 ore ) anche solo per 5 minuti ;

-ci è stata bandita l’esibizione di croci ritenute vistose ;

-siamo stati invitati a pagare per poter apporre un banchetto per la raccolta delle adesioni all’esterno del convegno di quest’anno .

Lo sveglissimo di turno potrà motivare questa scelta ( del tutto legittima , ciascuno segue la propria linea ed il proprio indirizzo , anche imponendo costi ) come giustificata da ragioni personali , addebitandomi chissà quali colpe .

La mia unica colpa è stata quella di aver dichiarato da subito , quindi sin dal 2011 , che questo evento , che riesce oggi a riunire sino a 20 000 persone in nome del genericissimo concetto di difesa della Vita , non aveva una connotazione abrogazionista , se è vero che colui che da più parti è stato indicato come l’artefice della Marcia aveva pubblicamente dichiarato come la legge che disciplina l’aborto non assume una rilevanza centrale nel tema ( si legga l’intervista http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2049 ) rispetto all’atteggiamento culturale di un paese , negando l’importanza culturale che una legge in sé riveste .

Abbiamo anche aggiunto che già alla seconda edizione del 2012 , la prima molto partecipata , illustri e invitati partecipanti ( il sindaco e on. Alemanno , l’on. Lupi e il sen. Gasparri ) avevano dichiarato che la 194 andava pienamente applicata , mediante il potenziamento dei consultori familiari .

Schiumando bile , qualcuno , senza peraltro riuscire ad opporre alcuna argomentazione razionale alla prima eccezione , stante il contenuto inequivocabile di quell’intervista , dichiarò che costoro erano sostanzialmente degli infiltrati , non rappresentavano l’ufficialità dell’evento .

Lo scorso anno a gennaio , in una lodevole intervista , la portavoce della Marcia sostenne che gli organizzatori della stessa non rappresentavano un movimento , ma lavoravano per un evento di un giorno al fine di dare spazio a tutte le anime del pro life nazionale , rivendicando , nel contempo , la matrice abrogazionista del medesimo ( si veda http://www.corrispondenzaromana.it/marcia-per-la-vita-2013-intervista-a-virginia-coda-nunziante/  ) .

Di qui la speranza , sia pur intrisa di diffidenza , di una svolta nella matrice della manifestazione .

Ecco che lo scorso anno , però , abbiamo visto sfilare alla Marcia le pettorine gialle del Movimento per la Vita, del tutto legittimamente impegnate a pubblicizzare la raccolta “ Uno di noi “, diretta a riconoscere diritti dell’embrione in una sede non solo profondamente laicista come quella comunitaria, ma pure incompetente a decidere sul diritto di aborto, decisione che spetta ai singoli Stati(http://it.radiovaticana.va/news/2013/05/12/campagna_nazionale_uno_di_noi_in_difesa_dellembrione_e_marcia_per/it1-691263) .

Il MPV , organizzazione che rispettiamo per la sua storia pur nella differenza profonda di posizioni , come noto , da tempo ribadisce , al pari dei parlamentari sopra citati , che la 194 va pienamente applicata mediante il potenziamento di consultori familiari ed ha abbandonato da oltre trent’anni ogni vocazione abrogazionista ( si veda http://no194.org/?m=201204   ) .

Se l’obiettivo è incrementare i partecipanti alla Marcia , il MPV , che ha appoggiato la radicale Bresso alle elezioni regionali piemontesi qualche anno fa contro il sia pur timido pro-life Cota , può offrire dei margini di miglioramento davvero notevoli , aprendo scenari di coinvolgimento molto ampi , che non escludono nessuno .

Infiltrati anche i militanti del MPV ?

No, la presenza delle pettorine gialle venne rivendicata con orgoglio dall’artefice citato(http://it.radiovaticana.va/news/2013/05/12/campagna_nazionale_uno_di_noi_in_difesa_dellembrione_e_marcia_per/it1-691263) .

E’ stata un’eccezione ?

Assolutamente no , quest’anno il Movimento per la Vita ha regolarmente suoi esponenti invitati al convegno ufficiale della manifestazione (si veda  http://www.marciaperlavita.it/marciaperlavita-evento/convegno-nazionale-per-la-vita/  ) .

Appare così evidente che se la Marcia è lodevolmente aperta a tutti ( un’occasione per tutti , imbavagliati o meno) , solo i partecipanti ufficiali, forse,  esprimono una linea unitaria, giuridicamente non pro life ma pro choice , quindi contraria all’abrogazione della legge ed alla responsabilità penale della donna e del medico protagonisti di un evento abortivo .

Sul tema non ci sono davvero terze vie , poiché una persona o nasce o non nasce : quindi si può essere a favore o del diritto di scelta della madre o del diritto di nascita del figlio [ l’unico caso intermedio , aborto nell’ipotesi di grave pericolo di vita della donna che porti a termine la gravidanza , è già risolto in radice dall’incostituzionalità radicale dichiarata dalla Consulta nel 1981 di un quesito abrogativo che si estenda ad esso , per palese violazione dell’art. 32 della cost. ( diritto alla salute ) ed era già ammissibile prima dell’entrata in vigore della 194 , stante la vigenza dell’art. 54 c.p. (stato di necessità) a favore della gestante e del medico ] .

Il pro life che viene affermato , quindi , forse è filosofico , poetico e metafisico , non giuridico e concreto .

Non a caso l’artefice citato è stato candidato alle elezioni politiche del 2008 nelle lista “ Aborto ? No , grazie “ di Giuliano Ferrara , il quale ultimo ha più volte dichiarato che la 194 non va abrogata in quanto essa ha sconfitto la piaga dell’aborto clandestino ( si veda  http://no194.org/?p=417   ) .

Nel momento in cui la Marcia vuole dar lodevolmente spazio a tutti , dai difensori della legge agli abrogazionisti , non può trasmettere messaggi univoci ( “ In difesa della vita senza compromessi “  , come recita il sottotitolo ufficiale dell’evento ) senza cadere in una contraddizione di fondo oggettiva e della quale i terzi rispetto agli interessati dovrebbero opportunamente prendere atto , senza raccontare storielle agli altri ed a se stessi .

Non si può rappresentare tutti e tutto , come insegna la parabola politica del non a caso extraparlamentare Fini che , nel suo spaziare a 360° con dichiarazioni riconducibili a qualsiasi area politica , affermava che oggigiorno contano i leaders e non gli ideali .

E talvolta è bene ammettere di non aver ben compreso, senza scagliarsi contro coloro che cercano di far capire l’errore di analisi nel quale si è incorsi, dimostrando tale errore con il corredo di un’inequivocabile e inattaccabile documentazione, come quella allegata al presente testo .

A costoro non rimane altro che schiumare rabbia senza alcuna argomentazione razionale o censurare , destino che riguarderà anche il presente pezzo .

Tanto ciò è vero che , ad esempio , la nostra 9 ore viene ignorata da tutti i siti ufficiali di area , ad eccezione di uno , che ha però cura di non indicare il comitato organizzatore , quasi che il comunicato che riceve provenisse da Marte , al punto che l’evento ( e persino il referendum ) pare organizzato dal sito stesso , si veda :

-per il 1-3-14 : http://www.notizieprovita.it/attivita/9-ore-di-preghiera/

-per la precedente edizione del 4-1-14 : http://www.notizieprovita.it/notizie-dallitalia/9-ore-di-preghiera-per-bambini-abortiti/

Anche per questo iscrivetevi al nostro comitato tramite il sito www.no194.org .

Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194

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