LA 9 ORE PER LA VITA DI NO194 DI SABATO 1 MARZO 2014 : IN TUTTE LE REGIONI PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA L. 194 , IN ATTESA DELLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI MILANO DEL 12 APRILE 2014

Sabato 1-3-2014 , come ogni primo sabato di mese dispari , si è svolgerà dalle ore 9 alle 18 la nostra 9 ore di preghiera , evento a sostegno dell’iniziativa referendaria di NO194 , diretta all’abrogazione della omonima legge e che ha necessariamente presupposto la creazione di un organismo apposito come il nostro comitato , in assenza dell’apporto ( presente in tutte le consultazioni analoghe svoltesi nel nostro paese ) dei partiti politici , delle loro strutture , dei loro media e della loro imponente disponibilità economica .

Parallelamente alla capillare diffusione di tale organismo , l’evento si è esteso su base regionale , sino a coprire tutto il territorio nazionale .

In particolare , la 9 ore si terrà nei seguenti luoghi e presso le strutture sanitarie sottostanti :

Aosta ( Beauregard , via Vaccari 5 )

Torino ( S. Anna , via Ventimiglia 3 )

Genova ( S. Martino , via F.S. Mosso )     

Milano ( Niguarda , piazza Ospedale Maggiore 3 )

Trento ( Santa Chiara , largo Medaglie d’Oro 9 )

Vicenza ( S. Bortolo , via Rodolfi 37 )

Trieste ( Burlo Garofolo , via Istria 65 )

Piacenza ( Guglielmo da Saliceto , via Taverna 49 )

Firenze ( A. O. Careggi , largo Brambilla 3 )

Perugia ( S. Maria della Misericordia detto “ Silvestrini “ , loc. S. Andrea delle Fratte )

Ancona ( Salesi , via Corridoni 11 )

Roma ( S. Giovanni-Addolorata , via dell’Amba Aradam 9 , ore 9-12 )

Campobasso ( Cardarelli , contrada Tappino )

Teramo ( Mazzini , piazza Italia 1 )

Caserta ( S. Anna , via Roma 124 )

Potenza ( S. Carlo , via Polito Petrone snc )

Foggia ( Riuniti , via Luigi Pinto 1 )

Cosenza ( Annunziata , via Migliori 5 )

Catania ( Garibaldi Nesima , via Palermo 636 )

Cagliari ( Brotzu , piazzale Ricchi 1 )

La manifestazione in oggetto non riunisce le mille anime del pro life nazionale , ma coinvolge una sola tra di esse , quella abrogazionista .

Un abrogazionismo fondato su un obiettivo concreto , per quanto impegnativo , e non su mere disquisizioni dottrinarie , giuridiche ( tanto più stucchevoli se proposte da informatici , religiosi , chirurghi , vistose pensionate e i loro amici ) o sociologiche che siano .

Ed un abrogazionismo attuale , nel senso che si esprime con un’azione in fase di svolgimento e non rinviata “ sine die “ , in attesa di quei tempi migliori che solo i grandi saggi riescono ad intravedere , in contrasto con gli stravolgimenti legislativi laicisti che stanno imperversando soprattutto nel nostro continente .

Il tutto in vista della nostra manifestazione nazionale del 12-4-2014 , che si terrà a Milano , con partenza alle ore 15 da piazzale Cadorna e che si snoderà lungo tutto il centro cittadino sino a piazza Medaglie d’oro .

Invito tutti ad iscriversi a NO194 tramite il nostro sito www.no194.org , nonché a partecipare alla nostre 9 ore locali ed al nostro corteo nazionale .

Avv. Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194 (www.no194.org)

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L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA 194 E IL BLOCCO SOCIO-CULTURALE CHE DIFENDE LA LEGGE : DAL NEOCOMUNISMO FEMMINISTA AL PRO LIFE OMEOPATICO

La 194 ha tanti difensori , alcuni noti , altri insospettabili .

Nelle nostre manifestazioni di preghiera ci imbattiamo talvolta in gruppuscoli riconducibili alla galassia femminista che contestano le nostre idee e le nostre pratiche religiose .

Il femminismo rappresenta la branca sessista dell’ideologia neocomunista e si caratterizza per un esilarante e difficilmente ripetibile coacervo di contraddizioni .

a ) Un esempio in tal senso è già rilevabile dai titoli dei due brani più gettonati della band punk-rock femminista storica comparsa a cavallo tra gli anni settanta ed ottanta, le Kandeggina Gang , la cui cantante era la oggi imprenditrice milionaria Jo Squillo : Violentami, inno alla libertà e voracità sessuale , e Orrore , con cui si denuncia la fissazione sessuale maschile .

In effetti , il femminismo è una fusione tra libertinismo e bigottismo estremi .

b ) Altra dimostrazione di assoluta incoerenza è rappresentata dal rapporto con la religione .

Dal neocomunismo da cui derivano , le femministe hanno acquisito una cristiano-fobia assoluta ( che si è espressa nel corso della storia attraverso lo sterminio di molti credenti e religiosi, alcuni dei quali oggi paiono essere riconoscenti per questo precedente ) a cui associano l‘orgogliosa difesa dei diritti delle comunità mussulmane , che non sembrano caratterizzarsi per una concezione della donna perfettamente coincidente con la loro.

c ) Grande è l’attenzione verso i temi sociali , con particolare sensibilità per il problema della casa .

Per risolvere il quale essi occupano abusivamente ed a spese nostre abitazioni demaniali e appartamenti pubblici sottraendoli alla povera gente a cui dovrebbero essere assegnati .

Il tutto spesso con la copertura delle istituzioni che dovrebbero tutelare i beni della collettività, secondo quanto denunciato da un politico milanese con riferimento ai nostri antagonisti all’esterno del Niguarda durante le 9 ore meneghine , ben appoggiati dal sindaco Pisapia che ha regolarizzato in data 29-9-2011 la specifica occupazione da loro posta in essere (si veda al riguardo http://www.ilgiornale.it/news/milano/militanti-pro-life-aggrediti-e-insultati-dai-centri-sociali-980363.html ) , ai quali , tra l’altro , le forze dell’ordine consentono talora in via di fatto insolitamente privilegiata di stazionare ad un metro da noi con manifestazioni non autorizzate , come avvenuto lo scorso 4-1-14 , non solo ponendo in essere un’attività di disturbo , ma creando le premesse per incidenti non verificatisi solo per il nostro senso di responsabilità , nonostante la condotta avversa e l‘infelice gestione della situazione .

d )  In tali movimenti vi è una forte componente di ribellismo e di negazione dell’autorità e delle regole , che però invocano per contestare la legalità della condotta dei loro avversari politici .

e ) Deciso è il rigetto della violenza e della guerra , da cui il loro tradizionale pacifismo .

Va da sè che nel nostro paese da decenni tutto il terrorismo eversivo e lo squadrismo di piazza di matrice politica provengono da quell’area , come confermano le relazioni periodiche del Viminale .

f ) Ma il femminismo è , anzitutto , difesa dei diritti della donna .

Escluso quello di nascere che è il presupposto di tutti , contro il quale si accaniscono con un’intensità assoluta .

g ) Intensità pari a quella rivolta contro la drammatica piaga del femminicidio .

Anche se nessun atto di femminicidio si traduce nella negazione dell’intera vita della donna , ad accezione dell’aborto , che rappresenta per loro un esempio di emancipazione femminile da tutelare legalmente in modo del tutto libero .

h ) Nemico storico di questi gruppi è rappresentato dalle multinazionali e dai centri di potere economico , che schiaccerebbero la persona secondo la logica del profitto .

Di fatto la loro azione sul tema dell’aborto è parallela agli interessi delle strutture ospedaliere e delle case farmaceutiche che non disdegnano finanziamenti a questi gruppi .

Sappiamo che un aborto costa alla collettività dagli € 1 300 agli € 5 000 , soldi spesi dai contribuenti per pagare l’interruzione di gravidanza di chiunque , anche di una milionaria .

Se moltiplichiamo anche solo il costo minimo ( quindi € 1 300 ) per 6 milioni di aborti ufficiali dall’entrata in vigore della 194 ad oggi secondo i dati ministeriali si ottiene il totale pari a 7 miliardi e mezzo di euro , vale a dire quasi 15 mila miliardi di vecchie lire .

Il tutto in spregio totale della persona ed a favore del profitto .

Del resto , l’intreccio tra abortismo ideologico ed economico è stato denunciato e documentato in mille casi ( si veda , ad esempio , al riguardo il libro di Danilo Quinto ” Da servo di Pannella a figlio libero di Dio”, pagg. 26-27 ).

Cambiando fronte , taluni paladini della vita sostengono che l’orribile legge 194 andrebbe sconfitta con una grande operazione culturale di indottrinamento di massa , che si realizzerebbe attraverso l’attività di vendita di libri che li vede direttamente protagonisti quali autori o mediatori .

Una linea che viene sostenuta da un giro di 4-5 siti , i quali censurano operazioni come la nostra , evidentemente perché un’azione diretta all’abrogazione effettiva della 194 non è di loro interesse , anzi viene vista come di disturbo , in quanto rivela cosa significhi essere antiabortista e come sia fuorviante e sicuramente non meno velleitaria di un referendum abrogativo una linea diretta a contrastare con qualche libro lo strapotere mediatico abortista .

Arricchire culturalmente è positivo , ma , se ci si limita a ciò osteggiando le operazioni che sono in linea con quanto si sostiene nelle proprie pubblicazioni , di fatto si crea il mito dell’intoccabilità di ciò che si critica , il che dovrebbe condizionare negativamente proprio l’area che dovrebbe sostenere queste operazioni .

A giustificazione di questa contraddittoria condotta si ricorre ad attacchi personali ( effettuati per lo più con modalità infantili ) ed a motivazioni che nulla hanno di ideale , come ben intuito da chiunque .

Più coerenti ma ugualmente consolidanti la vigenza della legge sono coloro che , ipoteticamente rifacendosi ad un mondo pro life al quale in realtà non appartengono o non appartengono più , chiedono addirittura la piena applicazione della 194 ( che pur ha legalizzato l’aborto nel nostro paese ) mediante il potenziamento dei consultori familiari .

Da non dimenticare sono coloro che all’interno del mondo cattolico osteggiano la nostra azione in quanto attraverso essa si dividerebbe quel mondo o si spaccherebbe la Chiesa-istituzione , che per un credente dovrebbe , in realtà , non rappresentare un fine ma un mezzo per l’affermazione di ideali assoluti , come quello di difesa della Vita .

L’importante è l‘unione dei viventi , i concepiti vengano pure soppressi legalmente , lo stesso cinico egoismo di fondo che caratterizza i filo-abortisti più radicali , praticato ai danni del più debole tra i nostri simili .

Come si può notare il blocco sociale antiabrogazionista è molto articolato .

Per lottare con noi per l’abrogazione della 194 per via referendaria ( l’unica praticabile ) aderite al comitato NO194 tramite il nostro sito www.no194.org .

Pietro Guerini – Presidente e portavoce nazionale NO194

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LA 9 ORE PER LA VITA DI NO194 DI SABATO 4 GENNAIO 2014 : UNA PRESENZA IN TUTTE LE REGIONI PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA L. 194

Sabato 4-1-2014 , come ogni primo sabato di mese dispari , si è svolge dalle ore 9 alle 18 la nostra 9 ore di preghiera , evento a sostegno della iniziativa referendaria di NO194 , diretta all’abrogazione della omonima legge .

Iniziativa che , a differenze di tutte le consultazioni analoghe svoltesi nel nostro paese sino ad oggi , ha necessariamente presupposto la creazione di un organismo apposito come il nostro comitato , in assenza dell’apporto di partiti politici , delle loro strutture , dei loro media e della loro imponente disponibilità economica .

Ed un’iniziativa che , alla luce del successo raccolto ad oggi ed in linea con la sua capillare diffusione , si è estesa su base regionale , sino a coprire quasi tutto il territorio nazionale , nessuna regione esclusa .

In particolare , la 9 ore si terrà nei seguenti luoghi e presso le strutture sanitarie sottostanti :

Aosta ( Beauregard , via Vaccari 5 )

Torino ( S. Anna , via Ventimiglia 3 )

Genova ( S. Martino , viale Benedetto XV )     

Milano ( Niguarda , piazza Ospedale Maggiore 3 )

Trento ( Santa Chiara , largo Medaglie d’Oro 9 )

Vicenza ( S. Bortolo , via Rodolfi 37 )

Trieste ( Burlo Garofolo , via Istria 65 )

Piacenza ( Guglielmo da Saliceto , angolo cantone del Cristo 2/via Campagna )

Firenze ( A. O. Careggi , largo Brambilla 3 )

Perugia ( S. Maria della Misericordia detto “ Silvestrini “ , loc. S. Andrea delle Fratte )

Ancona ( Riuniti , via Conca 71 )

Roma ( S. Giovanni-Addolorata , via dell’Amba Aradam 9 , ore 9-14 ) )

Campobasso ( Cardarelli , contrada Tappino )

Pescara ( Civile , via Fonte Romana 8 , ore 15-18 ) e Teramo ( Mazzini , piazza Italia 1 )

Caserta ( S. Anna , via Roma 124 )

Potenza ( S. Carlo , via Polito Petrone snc )

Foggia ( Riuniti , via Luigi Pinto 1 )

Cosenza ( Annunziata , via Migliori 5 )

Catania ( Garibaldi Nesima , via Palermo 636 )

Cagliari ( Brotzu , piazzale Ricchi 1 )

Non manifestiamo , pacificamente come nostro stile e come doveroso , sui diritti dell’embrione o sugli uteri in affitto , temi cari al moderatismo che nega la centralità , anche culturale , della 194 , ma ci rivolgiamo al cuore del problema .

Una differenza di impostazione che , fermo restando il sacrosanto e rispettabile diritto di chiunque di avere un’opinione e una linea diversa in materia , è evidente per chiunque , salvi i casi intellettivamente più preoccupanti .

L’evento non è occasione di business , il pro life affaristico è avulso dalle nostre finalità .

La preghiera è strumento che si collega alla connotazione intrinsecamente spirituale di una battaglia come la nostra , a difesa della Vita , per quanto la nostra iniziativa sia civica , a difesa del diritto di nascita e quindi dei diritti vitali dei più deboli , e si fondi su argomentazioni essenzialmente razional-giuridiche , per quanto perfettamente conformi ai dettami della dottrina cattolica .

Nella davvero denegata ed improbabile ipotesi che soggetti legati alle lobbies economiche abortiste e/o all’estremismo neocomunista dovessero disturbare l’evento aggredendo i nostri partecipanti , ricordo per scrupolo e formazione professionale a tutti che nel nostro paese è vigente l’istituto della legittima difesa , che opera anche a favore degli antiabortisti e che consente di reagire qualora si sia costretti dalla necessità di contrapporsi ad un pericolo attuale di un’offesa ingiusta , sempreché la difesa sia proporzionata all’offesa .

Salva la scelta individuale di ciascuno , non ritengo inevitabile che coloro che manifestano a difesa di valori che abbiano una connotazione in qualche modo spiritual-religiosa e ritenuti politicamente non corretti debbano subire impavidi aggressioni fisiche .

Cito per tutti il recente caso argentino che Vi allego nei dettagli :

http://www.prolifenews.it/notizie-dal-mondo/san-juan-argentina-scenario-della-violenza-abortista/

Invito tutti ad iscriversi a NO194 tramite il nostro sito www.no194.org .

Buon anno .

Avv. Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194 (www.no194.org)

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ABORTO E FAMIGLIA : L’ABROGAZIONE DELLA L. 194 – ATTO FONDAMENTALE PER SALVARE LA NOSTRA SOCIETA‘

Il clima natalizio ci spinge a pensare con particolare intensità alla famiglia ed alla nascita .

1 ) Secondo una definizione molto utilizzata , la famiglia rappresenta la cellula fondamentale della nostra società .

Di fatto , le due figure genitoriali assumono un’importanza centrale nella vita di un individuo , sotto l’aspetto materiale , educativo ed affettivo .

La disgregazione della famiglia e la precarietà familiare non possono che produrre effetti pregiudizievoli su un figlio .

Del pari , il riconoscimento giuridico di figure alternative alla famiglia tradizionale a cui estendere l’istituto dell’adozione non può che trasmettere in colui che si trovi a crescere in esse una visione sminuita della connotazione potenzialmente riproduttiva della coppia genitoriale .

Concetti inattaccabili , se non ispirandosi a fanatismi ideologici tesi a deformare una realtà del tutto oggettiva .

La fase terminale della convivenza coniugale ( quindi relativa alla famiglia tradizionale , in particolare , fondata sul matrimonio , l’unica del resto che può adottare figli , in presenza di una convivenza almeno triennale , e quindi secondo molti l’unica che può essere realmente definita tradizionale ) non può essere sconosciuta a chi opera nel mio ambito professionale .

Alla pari di un medico , il legale si trova in tali fattispecie ad affrontare e gestire una patologia ( non fisica bensì familiare ) del tutto indipendente dal suo operato , ma a differenza del primo egli non può provare la soddisfazione di risolverla, giacché il solo tentativo di adoperarsi in tal senso con il cliente intenzionato a porre fine alla convivenza suscita la sua scontata indignazione , avendo egli esperito , quando si reca da un avvocato, ogni eventuale tentativo ritenuto necessario per salvare il matrimonio .

Considerando congiuntamente i due problemi soprevocati ( disgregazione e precarietà familiare da un lato e riconoscimento giuridico di figure alternative alla famiglia tradizionale legittimate all’adozione dall’altro ) e tenendo presente la mia esperienza professionale , credo di poter affermare che l’attacco fondamentale alla famiglia tradizionale ( sempre , in particolare , fondata sul matrimonio ) venga sferrato da coloro che tradiscono il coniuge o che si prodigano nella frequentazione sessuale di soggetti coniugati , spesso non tanto attratti dalle loro qualità ma dal desiderio di arrecare del male al proprio coniuge o ad altra persona del proprio sesso ed ai suoi figli .

Almeno nel 70 % delle separazioni , infatti , s’intravede sullo sfondo una terza se non una quarta persona .

Ricordo che tra i 9 milioni di maschi italiani che frequentano prostitute , i due terzi sembra siano coniugati ed un quinto conviventi .

Orbene , se è più facile criticare una normativa ( tanto più se diretta a superare le limitazioni circa le attribuzioni di un soggetto fisiologicamente diverso da noi , a prescindere dagli sconfinamenti per così dire culturali ) che rinunciare ai propri comodi ( in violazione pacifica di un comandamento , sia detto per i cattolici  ) , sarebbe forse opportuno in linea di princìpio manifestare ed esporsi contro quella normativa solo dopo aver fatto i conti con la propria coscienza .

In realtà , i tentativi di snaturare la concezione tradizionale del matrimonio , della famiglia e dell’adozione debbono coinvolgere tutti coloro che avvertono la necessità di salvare la natura essenziale della cellula fondamentale della società , auspicabilmente senza lasciarsi condizionare dalle inesattezze divulgate negli ultimi mesi circa i pericoli che l’entrata in vigore dell’incostituzionalissimo ed ultraideologico ddl Scalfarotto ( cosiddetta legge contro l’omofobia ) arrecherebbe alla libertà di opinione .

Una libertà costituzionalmente blindata dall’art. 21 della carta , al punto da rendere inapplicata da quasi 70 anni non una semplice legge ordinaria ( quale sarebbe tale decreto una volta entrato in vigore ) , ma addirittura una norma di carattere pure costituzionale ( la XII disposizione transitoria e finale ) che vieta la ricostituzione del partito fascista , qualora una condotta si limiti ad elogiare quel periodo o aspetti di quella ideologia senza trascendere in atti diretti alla costituzione di un’organizzazione antidemocratica .

Il quadro normativo non è certo mutato con la legge ( del resto meramente ordinaria ) Mancino , che dal 1993 ad oggi ha anzi favorito il pullulare di partiti non antifascisti al netto di rivendicazioni connotabili come razziste , creando paradossalmente a ciascuno dei problemi di visibilità .

2 ) Analogamente , debbono attivarsi tutti coloro che hanno a cuore non il diritto di un bambino di crescere in una famiglia in cui siano ben definite le figure genitoriali maschile e femminile , da riprodurre in un futuro nella sua costituenda famiglia , potenzialmente deputate pure alla procreazione , ma addirittura il suo stesso diritto di nascere , anche qualora abbiano beneficiato personalmente della vigenza di una normativa che ha legalizzato nel 1978 la soppressione del nostro simile più debole .

La consapevolezza di un proprio gravissimo errore ( che in uno stato civile avrebbe dovuto essere punito con una sanzione penale emessa al termine di un normale procedimento, ma che spesso è proprio figlio dell’assenza di quel precetto-divieto legislativo e della conseguente inconsapevolezza culturale del radicale disvalore sociale che esprime l’atto abortivo di per sè) e il profondo pentimento che ad essa consegue costituiscono talvolta la motivazione che spinge ad iscriversi al nostro comitato .

Un comitato nel quale , tra l’altro , si registra una presenza femminile sempre più forte e sempre più efficace , a smentire l‘autoassolutoria sindacalizzazione di genere , che tanto rende ridicolo l’uomo che tende a scaricare sull’altra parte del cielo tutte le colpe della società .

Non esiste un genere buono e uno cattivo , esistono condotte positive e negative , e le seconde, se gravi , vanno sanzionate , tanto più se a tutela del nostro prossimo ( di sesso maschile o femminile ) più debole (e a maggior ragione se al fine di salvaguardarne la nascita), al quale anzitutto uno Stato degno di questo nome deve garantire una tutela giuridica, senza preoccuparsi delle conseguenze che in termini di minor comodità tale tutela possa arrecare al soggetto che intende far subire la propria azione ad un suo simile , determinandone la soppressione .

Se non è sanzionabile chi attenta alla famiglia , lo deve essere chi sopprime e fa sopprimere il più debole tra gli esseri umani , il quale ultimo deve avere il diritto di nascere a prescindere dalla situazione familiare e dallo stato civile dei suoi genitori .

Che qualche estimatore della 194 guardi a quel bimbo nella mangiatoia riflettendo su tale concetto .

Per lottare con noi per l’abrogazione di tale legge per via referendaria ( l’unica praticabile ) aderite al comitato NO194 tramite il nostro sito www.no194.org .

Auguri a tutti .

Pietro Guerini – Presidente e portavoce nazionale NO194

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ADORAZIONE EUCARISTICA PER LA VITA – UNA NUOVA INIZIATIVA NAZIONALE DEL COMITATO NO194

Parte il 7-12-2013 l’Adorazione eucaristica , una nuova iniziativa nazionale per la Vita , organizzata dal nostro comitato nei luoghi di culto via via indicati sul sito www.no194.org , dopo il successo della 9 ore , che si svolge già in 16 regioni su 20 .

Le differenze tra i due eventi sono palesi , in quanto il primo :

a ) non si svolge all’esterno degli ospedali ma nelle chiese ;

b ) non è localizzato su base regionale , ma si può tenere in più versioni anche in una stessa provincia e in più province per regione ;

c ) non è fissato il primo sabato dei mesi dispari , ma di quelli pari ;

d ) non ha un orario fisso , ma esso viene concordato con i singoli Sacerdoti .

Proprio il coinvolgimento della Chiesa connota ulteriormente l’iniziativa .

Come noto , la nostra operazione referendaria è ispirata da ragioni civiche , in quanto finalizzata ad eliminare la legalizzazione della soppressione dei nostri simili durante il concepimento , onde consentire alla nostra nazione , considerata la culla del diritto , di effettuare un minimo ma basilare salto di qualità in termini di civiltà .

Il tema , peraltro , assume un’evidente rilevanza sul piano etico-spirituale e la circostanza oggettiva che le legislazioni più restrittive vigenti in materia a livello internazionale siano quelle adottate in paesi cattolici depone sicuramente a favore delle serietà della confessione religiosa di maggioranza nel nostro paese , nella quale mi riconosco .

Tal posizione è stata puntellata dai Pontefici nei secoli e ribadita anche in questi anni .

Il 22 maggio 2003 , in occasione del venticinquesimo anniversario dall’entrata in vigore della 194 , Papa Giovanni Paolo II dichiarò : “ Non può esserci pace autentica senza il rispetto della Vita , specie se innocente e indifesa come quella dei bambini non ancora nati . “ , “ Nessuna azione per la pace può essere efficace se non ci si oppone con la stessa forza agli attacchi contro la Vita in ogni sua fase , dal suo sorgere sino al naturale tramonto “ .

Del resto nella “ Evangelium vitae “ del 1995 , il Pontefice polacco affermò inequivocabilmente che “ L’aborto procurato è l’uccisione deliberata e diretta , comunque venga attuata , di un essere umano nella fase iniziale della sua esistenza , compresa tra il concepimento e la nascita “ .

Papa Benedetto XVI  , in occasione del trentennale dall’entrata in vigore della legge che vogliamo abrogare , quindi il 22 maggio 2008 , non fece certo affermazioni di tenore diverso : “ L’aver permesso di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza ha aperto un’ulteriore ferita nella nostra società. Difendere la Vita umana è diventato oggi praticamente più difficile , perché si è creata una mentalità di progressivo svilimento del suo valore“, “ Da quando in Italia è stato legalizzato l’aborto ne è derivato un minor rispetto per la persona umana , valore che sta alla base di ogni civile convivenza , al di là di ogni fede“ .

Il 27 febbraio 2011 , Sua Santità ha sottolineato come L’aborto non è mai terapeutico, i medici che convincono le donne ad abortire le ingannano “ .

Come si può notare , la condanna espressa dal Vaticano è rivolta non solo contro l’aborto , ma pure esplicitamente contro la legge 194 .

Anche prescindere dal vertice assoluto della Chiesa , analizzare l’atteggiamento del clero  per un cattolico non è facile .

Nei mesi scorsi il direttore di un sito di ispirazione cattolica ci ha contestato di non essere umili , in quanto rivendicavamo con tanto di cifre , rappresentate dal numero di nostri iscritti , 20 000 , di aver spostato su posizioni abrogazioniste il prolife nazionale , dopo che esso per oltre un trentennio aveva osservato una linea cultural-editorial-omeopatica , tale da alimentare il mito dell’intoccabilità della 194 , una legge con cui convivere o da criticare aspramente nell’immobilismo più assoluto .

Desiderosi di imparare , abbiamo appreso dal nostro censore che essere umili per un cattolico significa criticare quotidianamente l’attuale Pontefice non solo per le opinioni rese ( il che è perfettamente legittimo , pur nella doverosa e non so se sempre presente consapevolezza dell’assoluta ignoranza sotto il profilo teologico che ognuno di noi ha rispetto ad un Papa , in quanto se costui è il nostro Pastore ciò non significa che ci si debba comportare come pecore e condividere qualsiasi tesi venga da lui formulata ) , ma anche per come si veste , per come saluta , per quanto possano costare lunghissime trasferte come quella di Assisi etc .

Se l’umile critica sistematicamente il Papa , credo che il presuntuoso possa analizzare liberamente l‘orientamento dei suoi sottoposti all’interno del mondo ecclesiastico nei confronti dell’iniziativa di cui è promotore , le cui reazioni sono riconducibili a due categorie .

Una parte dei componenti del clero considera questa battaglia come doverosa ed ineluttabile, in quanto se la Vita è sacra non è ammissibile che la sua sopressione durante la gravidanza possa essere legalizzata ( si veda il parere favorevole della CEI pubblicato sul sito ) .

I più avveduti sembrano aver colto perfettamente che anche una campagna referendaria persa avrebbe comunque l’effetto di aprire un dibattito nel paese ( morto dal primo referendum , quindi dal 1981 ) e , ancor prima , nelle coscienze dei singoli .

La crema di costoro ritiene che rinviare questo scontro culturale sine die possa non essere favorevole , e vengono citate le tendenze laiciste dilaganti e sempre più vittoriose in Europa e nel nostro paese ( in materia di matrimonio e di adozione , ad esempio ) .

Una seconda parte del mondo ecclesiastico pare , viceversa , essere ben consapevole che , allo stato attuale , non si possa affermare che la Chiesa sia favorevole alla legalizzazione dell’aborto , nè che sia favorevole all’abrogazione della 194 e che un’iniziativa in tal senso non possa che provenire dalla società civile , non certo dal Vaticano .

Sino a quando la società civile dorme o smorfia , questa comoda posizione può permanere .

Ma quando un comitato come il nostro agisce senza ambiguità verso un unico obiettivo quale l‘abrogazione referendaria della 194, l’effetto di tale azione protratta sino allo svolgimento della consultazione popolare sarebbe tale da implicare lo schieramento o la spaccatura della Chiesa .

Ora , la Chiesa è il mezzo attraverso cui affermare e difendere un patrimonio di ideali o l’affermazione e la declamazione di tale patrimonio è il mezzo per garantire l’esistenza della Chiesa , bene primario ed assoluto ?

Conta più la popolarità della Chiesa presso i cittadini , in misura non trascurabile desiderosi di sentir enunciata una religione a proprio uso e consumo che possa andar bene a tutti e far sentire a posto in ogni caso ognuno con la propria coscienza , o è più rilevante la coerenza di quell’istituzione con princìpi da sempre affermati ?

Qualcuno domanderebbe anche : è bene che la Chiesa esca da certe ambiguità , a costo di qualche opportuna fuoriuscita, o è meglio che veleggi verso il relativismo etico e il secolarismo più aggiornato ?

Non vogliamo prendere posizione su questi temi generali , che non ci competono , ma siamo convinti che la frontiera su cui stiamo combattendo sia sotto tale profilo la più calda per il mondo ecclesiastico e che un referendum possa suscitare fastidi provenienti da più parti .

Per lottare con noi aderite al comitato NO194 tramite il nostro sito www.no194.org .

Pietro Guerini – Presidente e portavoce nazionale NO194

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